M5S: presidenza Camera gratis. Pd illuso, prima e dopo, liquidato in mezz’ora

Pubblicato il 12 Marzo 2013 - 16:18| Aggiornato il 25 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Vogliamo la presidenza della Camera. E che sia gratis, oltretutto. Il Movimento 5 Stelle, una delegazione nutrita di 12 neonorevoli, ha illuso e liquidato in mezz’ora il Pd. Illuso prima dell’incontro e anche dopo. Il vertice era in programma nell’ufficio del senatore Luigi Zanda. Oggetto della riunione: iniziare a discutere la spartizione delle presidenze di Camera e Senato, questione che può sembrare squisitamente politica, di “palazzo”, ma che in realtà è l’anticamera di una trattativa per il futuro governo. Il Pd sarà arrivato all’incontro con questa idea: io, coalizione che ho vinto le elezioni seppur di un soffio, do una poltrona a te. E tu in cambio voti la fiducia a me, o quanto meno rendi i tuoi toni più morbidi. E invece? I 12 grillini, capitanati dalla capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, liquidano in pochi minuti gli interlocutori. “Una formalità”, dicono all’uscita, ma si aspettano la presidenza. Per di più “gratis”, ossia senza dare in cambio quello che il Pd chiede da giorni. Non una richiesta formale, quella M5S, come sembrano confermare le prime dichiarazioni all’uscita dell’incontro.

“Siamo la prima forza politica alla Camera quindi ci aspettiamo che il voto dei cittadini venga rispettato”, dice infatti Lombardi all’uscita.  “Andiamo ad ascoltare”, aveva tagliato corto poco prima di entrare. Atteggiamento di prudenza, se non di totale chiusura, corroborato dal confronto online. “Ho letto tutti i vostri suggerimenti – scrive sul suo blog – Grazie. Mi avete confermato nella nostra idea di andare ad ascoltare e basta. Noi non facciamo scambi di poltrone ma ci aspettiamo che il voto di 8.000.000 di nostri concittadini sia tenuto da conto”. Il neosenatore dei 5 Stelle Marco Scibona dice: “Non ci aspettiamo che ci dicano nulla di diverso da quello che ci hanno detto. Andiamo perché è giusto andarci”, ha detto precisando che si tratta di una “formalità”.

Luigi Zanda conferma che non c’è stata una richiesta formale da parte dei M5S. E parla di ”un incontro positivo in cui si è condiviso l’obiettivo generale e la necessità di mettere in moto il Parlamento. Non servono prevaricazioni, cercheremo insieme la strada. Il nostro compito non prevede alcun tipo di trattativa ma una ricognizione. Il nostro obiettivo è esplorare la possibilità di condividere un percorso per l’elezione delle presidenze dei due rami del Parlamento in modo molto trasparente ed aperto”.

Finita la riunione il gruppo di 12 deputati e senatori grillini si è riunito nell’aula della X Commissione del Senato per registrare il video nel quale Roberta Lombardi spiega che i nomi dei candidati M5S alla presidenza di Camera e Senato saranno resi noti entro mercoledì sera. ”Nella serata di domani ci riuniremo e avremo i nostri nomi. Vedremo se la disponibilità e l’ascolto del Pd oggi dimostrato si tradurrà in nomi all’altezza” afferma Lombardi. Il M5S si aspetta infatti che le altre forze politiche ”rispettino la volontà dei cittadini e che i candidati che proporranno siano all’altezza del ruolo, siano di specchiata moralità, che abbiano profili di trasparenza etica e che non abbiano contribuito a portare il Paese dove siamo arrivati”. Questo saranno i candidati 5 Stelle, che aggiunge, non avranno problemi di ”conflitto di interesse”.