No Tav, una donna parla agli agenti: “Vi stanno usando”

Pubblicato il 5 Luglio 2011 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

CHIOMONTE (TO) – Una signora che appartiene al movimento No Tav cerca di spiegare a decine di agenti in tenuta antisommossa il motivo per cui i manifestanti si oppongono alla costruzione dell’alta velocità.

Questo il contenuto del discorso che la manifestante, una giovane mamma, ha tenuto davanti agli agenti: “Se oggi in Italia tanti comitati si stanno organizzando per dire no alle grandi opere e per difendere i beni comuni e gli interessi del Paese non è difendere la sindrome Nimby, che significa ‘non nel mio cortile’. Bensì perché, per troppo tempo, si sono detti dei sì che hanno devastato il paesaggio e minato la nostra salute fisica e mentale. Io penso che voi avete visto quanti ospedali sono stati costruiti, già provvisti di macchinari e non vengono messi in funzione, probabilmente per gli interessi di qualcuno; la Salerno-Reggio Calabria è da 40 anni che non riescono a finirla. E’ possibile? Non vi viene in mente che qualcuno ci mangi?”

“Sulla tratta della Tav Firenze Bologna – aggiunge la donna – ci sono stati tantissimi avvisi di garanzia, ma ci passiamo sopra siamo abituati a queste cose, ormai siamo assuefatti. Io non voglio convincervi; perché se foste dalla mia parte, sareste da questa parte dello striscione, secondo me, voi sapete che la democrazia è da questa parte. Io non sono una persona violenta, come ci vogliono descrivere, siamo tutte persone pacifiche e non violente. Ma voglio guardare in faccia i miei figli”.

“Vorrei stillare un dubbio in voi, qualcosa che vi porti a ricercare informazioni diverse da quelle che avete, da quelle che vi vogliono convincere siano vere. Cercate nuove fonti”.