Jenin, il video dei soldati israeliani che uccidono due palestinesi disarmati - Blitz Quotidiano
Giovedì 27 novembre, durante un raid nella Cisgiordania occupata da Israele, e più precisamente a Jenin, alcuni soldati israeliani hanno ucciso a colpi di mitra due uomini palestinesi dopo che questi si erano arresi mostrando loro di non avere alcuna arma. L’episodio, che l’Autorità palestinese ha descritto come “un’esecuzione sommaria, un crimine di guerra”, è stato documentato con un video diffuso da Palestine TV.
Il video
Nel filmato si vedono i due uomini uscire da un edificio circondato da forze armate israeliane. I due palestinesi hanno subito alzato le mani in aria in segno di resa e poi hanno sollevato le loro magliette per mostrare ai militari di non avere armi o esplosivi. A quel punto si sono sdraiati a terra. I militari hanno poi aperto il fuoco su di loro a distanza ravvicinata. “Uno dei due terroristi ha cercato di alzarsi in piedi e ha fatto un movimento sospetto”, ha cercato di spiegare un portavoce militare. L’esercito israeliano e la polizia israeliana hanno rilasciato una dichiarazione congiunta annunciando di aver aperto un’indagine. La dichiarazione, però, non fornisce alcun dettaglio su quanto accaduto e non spiega la ragione per cui i militari hanno aperto il fuoco.
Nella dichiarazione si sostiene che le forze israeliane stavano conducendo un’operazione nell’area di Jenin per arrestare individui ricercati per “attività terroristiche”. I due uomini uccisi erano individui ricercati affiliati a una “rete terroristica nell’area di Jenin”. Nella dichiarazione, però, non viene formulata alcuna accusa specifica contro i due uomini, né tantomeno vengono fornite prove del loro coinvolgimento. Itamar Ben-Gvir, ministro per la Sicurezza Nazionale e leader dei coloni, ha dichiarato: “I militari hanno agito come dovevano, i terroristi devono morire”. A Ramallah, invece, l’ufficio del premier palestinese accusa Israele di avere ucciso le due vittime “a sangue freddo”, definendo l’episodio “una vera e propria uccisione extragiudiziale in palese violazione del diritto internazionale umanitario”.
