L'EDICOLA, Il Corriere: "Ucraina, spiragli per la pace". Repubblica: "Trump: mai così vicini alla pace". La Verità: "I giudici liberano l'imam che tifa stragi" - Blitz Quotidiano
La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa all’incontro fra il presidente ucraino Zelensky, i principali leader europei e l’inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff per cercare di raggiungere un accordo per la fine della guerra fra Russia e Ucraina. “Trump: mai così vicini alla pace”, è l’apertura di Repubblica. “Ucraina, spiragli per la pace”, è la prima pagina del Corriere. “I giudici liberano l’imam che tifa stragi”, titola invece La Verità.
La rassegna stampa di oggi:
“Trump: mai così vicini alla pace” (La Repubblica).
“Ucraina, spiragli per la pace” (Il Corriere della Sera).
“I migranti? Regole, non odio”, di Goffredo Buccini: “Le nostre democrazie liberali sono a un bivio. E Donald Trump, pur tra le molte ombre della sua controversa Strategia di sicurezza nazionale, lo ha illuminato per noi: l’opzione, in parole semplici fino alla brutalità, è tra migrazioni ed Europa. Intendiamoci. Quando il presidente americano ci ammonisce sulle nostre politiche migratorie «che stanno trasformando il continente e creando conflitti» va, certo, preso con le molle. Per almeno due motivi. Il primo motivo è che, da populista classico, il tycoon enfatizza un problema di cui è ben lungi dall’avere una soluzione razionale a casa propria”.
“L’allarme di Mattarella: Europa sotto attacco” (La Stampa).
“Per le imprese 3,5 miliardi nel 2026: fondi per Zes, Transizione 5.0 ed edilizia” (Il Sole 24 Ore).
“Ucraina, la pace più vicina” (Il Messaggero).
“Un paese serio che è già cambiato”, di Paolo Balduzzi: “Centoquaranta miliardi di euro sono una cifra enorme. E corrispondono ai fondi finora erogati dall’Unione europea a favore del nostro paese nell’ambito del finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Altri tredici miliardi di euro sono in arrivo, dopo il parere positivo della Commissione europea sul raggiungimento degli obiettivi prefissati per il primo semestre dell’anno. L’eventualità di ottenere tutti i fondi destinati all’Italia non è quindi così lontana e, anzi, appare totalmente alla nostra portata: si tratta di 194,4 miliardi di euro in totale”.
“Svolta Ucraina: ‘Intesa al 90%'” (Il Giornale).
“Il tetto che scotta” (Il Manifesto).
“Accordo sul 90%. Ma non sui territori” (Il Fatto Quotidiano).
“E dirlo prima?”, di Marco Travaglio: “Mentre Mattarella si iscrive al club dei sabotatori del negoziato perché i confini ucraini sono sacri e intoccabili (mica come quelli di Serbia e Kosovo che da vicepremier bombardò per 78 giorni), Zelensky pare sempre più ragionevole perché conosce l’unico verdetto che conta: quello disastroso del campo”.
“Luce per l’Ucraina” (Avvenire).
“Kiev, meno territori e più garanzie. Gli Usa: Mosca accetterà l’intesa” (Domani).
“Il governo arresta, il giudice libera” (Libero).
“Le porte spalancate a chi predica l’odio”, di Mario Sechi: “Un imam non è una figura qualsiasi, è il predicatore, il capo religioso dei musulmani, colui che guida la preghiera, insegna il Corano, applica la legge islamica, gestisce la moschea, mantiene i rapporti con lo Stato, è il leader spirituale che dà consiglio ai fedeli e influenza i modelli di comportamento della sua comunità. L’imam di Torino che ha definito la strage degli ebrei del 7 ottobre come un atto di resistenza, non è un soggetto qualsiasi, non è un tipo che passa per strada la cui parola fila via liscia inosservata, egli non esprime un’opinione tra le tante, le sue parole sono come un precetto, sono la linea che deve seguire un fedele dell’islam”.
“I giudici liberano l’imam che tifa stragi” (La Verità).












