Maremma da scoprire(www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore della Toscana meridionale, si cela un borgo che sembra uscito da un set cinematografico hollywoodiano.
Questa zona, parte integrante della vasta e affascinante regione della Maremma, offre un connubio perfetto tra arte, natura e tradizione rurale, catturando l’essenza più autentica di un territorio ancora poco esplorato dal turismo di massa.
La Maremma: un territorio di contrasti tra natura e cultura
La Maremma Toscana si estende per circa 4.500 km², abbracciando la provincia di Grosseto e spingendosi fino al confine con il Lazio. È un paesaggio che alterna pianure alluvionali, colline dolci e selvagge, e lunghe coste lambite dal Mar Tirreno. Questa terra, che per secoli ha vissuto ai margini della storia ufficiale, ha conservato intatta una bellezza ruvida e primordiale, incorniciata da calanchi d’argilla, uliveti secolari e dune sabbiose.
Lontana dalle mete turistiche più battute della Toscana, la Maremma è un luogo in cui la natura si esprime in tutta la sua forza e varietà: dal mare cristallino dell’Argentario alle cime del Monte Amiata, fino ai boschi fitti e misteriosi dove l’arte contemporanea ha trovato una casa sorprendente.

Tra le meraviglie artistiche più iconiche della Maremma si trova il Giardino dei Tarocchi, situato a Capalbio, una località che custodisce un museo a cielo aperto ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle. Realizzato tra il 1979 e la metà degli anni ’90, questo parco artistico si estende su circa due ettari di terreno collinare, popolato da imponenti statue ispirate ai 22 Arcani maggiori dei tarocchi.
Le sculture, realizzate in acciaio, cemento, ceramica e vetri colorati, sono vere e proprie architetture abitabili, progettate per essere esplorate liberamente senza visite guidate, secondo la volontà dell’artista. La luce del mattino o quella dorata del tramonto esalta i colori vividi e le superfici riflettenti, offrendo agli ospiti uno spettacolo emozionante e una perfetta occasione per fotografie suggestive.
Un’altra tappa imprescindibile per gli amanti dell’arte immersa nella natura è il Giardino di Daniel Spoerri, situato sulle pendici del Monte Amiata. Questo bosco ospita oltre un centinaio di installazioni realizzate da artisti diversi, integrate armoniosamente nel paesaggio naturale, proponendo una visita meditativa e sensoriale che unisce creatività e ambiente in modo discreto e profondo.
Tra tradizione e autenticità: i butteri e la vita rurale
Nel cuore del Parco della Maremma, il tempo sembra essersi fermato. Qui vivono ancora i butteri, gli ultimi custodi di una tradizione millenaria legata all’allevamento delle mandrie di vacche maremmane, riconoscibili per le loro imponenti corna a lira. La loro vita quotidiana, scandita da un ritmo lento e preciso, rappresenta una testimonianza viva del rapporto tra uomo e natura, di un mestiere che non si è piegato alle mode o allo spettacolo.
Ad Alberese, nella storica Spergolaia, i butteri custodiscono gelosamente genealogie e tecniche di allevamento, confermando un legame profondo con la terra e gli animali. Oggi molte aziende agricole organizzano dimostrazioni e trekking a cavallo con guide esperte, permettendo di vivere un incontro autentico e rispettoso con questa cultura rurale.
La Maremma è anche un paradiso per chi ama la buona tavola, dove la cucina si fa portavoce di identità e tradizioni radicate nel territorio. La filiera corta e la valorizzazione dei prodotti locali sono pilastri fondamentali della rete Vetrina Toscana, che unisce produttori, ristoratori e artigiani del gusto impegnati in pratiche sostenibili.
Tra i piatti simbolo spiccano l’acquacotta, una zuppa semplice e saporita a base di pane raffermo, erbe selvatiche e talvolta un uovo in camicia, e i tortelli maremmani, grandi e generosi, ripieni di ricotta e spinaci e conditi con un ragù profumato. Tra i prodotti DOP e IGP da non perdere ci sono il Pecorino Toscano, l’olio extravergine di oliva Seggiano e la castagna del Monte Amiata, perfetta sia arrostita che trasformata in farina.
Il vino è rappresentato dal Morellino di Scansano DOCG, un rosso sincero e robusto, ideale compagno delle carni locali. I borghi di Magliano, Roccalbegna, Pitigliano e Manciano offrono trattorie e cooperative che mantengono vive le ricette di una cucina “a memoria”, fatta di gesti antichi e ingredienti genuini.
