Addio a Maria Sole Agnelli, un secolo di discrezione. Ora alla famiglia restano solo processi e veleni (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Addio a Maria Sole Agnelli, sorella centenaria dell’Avvocato, scomparsa venerdì 26 dicembre a Torrimpietra, nella sua tenuta vicino a Fiumicino (Roma) dove aveva creato una azienda agricola per l’allevamento dei bovini e dei cavalli da equitazione. Una vita rifuggendo i riflettori, un secolo di discrezione. Due matrimoni, cinque figli,era stata sindaca fra il 1960 e il 1970, del piccolo comune di Campello Sul Clitunno (Perugia); un legame dovuto al suo primo marito, il conte Ranieri di Campello della Spina, a sua volta ex sindaco.
Da sindaca Maria Sole viene ricordata per i suoi interventi sul territorio e per la tutela del patrimonio storico e naturalistico. E’ stata anche promotrice della nascita e del sostegno della Fondazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto. In ambito sportivo è ricordata per la sua competenza e passione per i cavalli; nel 1972 ai Giochi di Monaco conquistò la medaglia d’argento con un suo purosangue (Woodland) con in sella Alessandro Argenton, un cavaliere reduce da quattro Olimpiadi. Inoltre per 14 anni è stata presidente della Fondazione Agnelli, fino al 2018.
Nella penombra della storia familiare
Un secolo di eleganza e senso della misura. La riservatezza prima di tutto. Di se’ diceva:”Venivo scartata da tutti”. Ma si sentiva a suo agio nella penombra della storia familiare che ha segnato l’Italia del Novecento. Fin da piccola aveva capito che stare ai margini dell’attenzione era anche un tratto genetico. Diceva: ”Ero la più grande dei piccoli e la più piccola dei grandi”. Ma per tutti era la sorella dell’avvocato, ma anche di Clara, Susanna, Giorgio, Umberto e Cristiana (l’unica che a 97 anni le sopravvive). Ha sempre preferito sottrarsi ai riflettori.
Solo un anno fa, all’inizio di gennaio, suo malgrado fu costretta a cedere all’urgenza della cronaca quando fu saccheggiata la sua villa e i rapitori, dopo aver immobilizzato vigilante e governante, si sono volatilizzati con la cassaforte. Nata a Villar Perosa il 9 agosto 1925, cresciuta fra Torino e le colline, ha conservato il tratto di donna austera, lontana dai cliché che prevedevano per i membri della famiglia un elicottero con i motori sempre accesi. Non portava borse firmate e a Londra viaggiava in metropolitana. Ha sposato due conti e la famiglia le bastava.
Agli Agnelli restano solo processi e veleni
Riguardo la vicenda della eredità fra la nipote Margherita e i tre figli (John, Lapo e Ginevra) Maria Sole aveva detto: ”Una vicenda dolorosa”. E aggiungeva: ”La Fiat è talmente cambiata…”. Ha sempre difeso John Elkann, attuale presidente di Stellantis e Ferrari e diceva che Jaki è “molto attento ai problemi del mondo e della società”. Ora della famiglia Agnelli resta soltanto Cristiana, l’ultima voce della famiglia che “vestiva alla marinara”.
