Ore 20, a Sanremo le campane del Vescovo suonano a morto per i bambini mai nati. "E per le vittime di abusi no?" (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Ore 20 a Sanremo. Suona la campana della chiesa per i bambini ‘mai nati’ nella torretta della Villa Giovanna d’Arco, sede della Diocesi. Una campana fusa in occasione dei ’40 Giorni per la Vita’ 2021/2022 della Diocesi di Ventimiglia-San Remo, una campana dedicata ai bambini concepiti ma ‘non nati’.
Un’idea del vescovo Antonio Suetta che sul bronzo ha fatto incidere queste parole: Diocesi di Ventimiglia-San Remo. Quaranta giorni per la vita. 28 dicembre 2021-6 febbraio 2022. A tutti i bambini non nati.

“Essa – si legge sul sito della Diocesi – nasce dal desiderio di dare voce a chi non ha potuto avere voce, di custodire nel cuore della Chiesa il ricordo dei bambini non nati a causa dell’aborto” e “suonerà ogni sera, alle ore 20 – si legge in una nota della diocesi – diventando un richiamo quotidiano alla coscienza, alla preghiera e alla misericordia”.
“Le campane non suonano per le vittime degli abusi all’interno della Chiesa?”
Immediate le reazioni alla ‘novità’ diocesana. “Auspichiamo che il vescovo Suetta abbia la stessa solerzia nel far suonare la campana per tutte le vittime, minorenni, degli abusi sessuali all’interno della Chiesa” scrive ‘Progetto Comune’ di Sanremo.
“Le campane del Vescovo non suonano per ogni bambino che muore ogni giorno in mare al largo della Sicilia, né per le vittime di tragedie come Cutro, dove i bambini morti sono stati 95 – scrive il Pd di Sanremo – ma finiscono per trasmettere un messaggio che colpevolizza l’autodeterminazione delle donne anche nelle scelte più dolorose, delegittimando decenni di conquiste democratiche”.
“Simbolicamente questa iniziativa è paragonabile alla reazione violenta di molti uomini che rifiutano l’affermazione di libertà delle donne – scrive Cristina Carelli, preidente della rete nazionale italiana di centri antiviolenza Dire – Il fatto che ciò avvenga per iniziativa di una istituzione come la Chiesa conferma la strutturalità del fenomeno”.
“Colpevolizzazione delle donne”
“L’iniziativa della cosiddetta ‘campana dei bambini non nati’ – ha detto il consigliere regionale del Pd Ioculano – installata a Sanremo è un atto inopportuno e poco delicato, che rischia di trasformare un tema complesso e doloroso in uno strumento di colpevolizzazione delle donne. In un Paese in cui l’interruzione volontaria di gravidanza è regolata dalla legge dello Stato 194 frutto di un equilibrio alto tra tutela della salute, autodeterminazione e responsabilità, ogni messaggio pubblico che insinui giudizio morale o pressione simbolica sulle scelte delle donne è inaccettabile”.
