Coronavirus Milano, rider senza mascherine in attesa di un treno della metro VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2020 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA
rider milano senza mascherine

Coronavirus Milano, rider senza mascherine in attesa di un treno della metro

ROMA – Folla di rider senza mascherine a Milano in attesa di un treno della metropolitana. 
Come si vede nelle immagini rilanciate dall’Agenzia Vista, i rider aspettano sulla banchina il treno suburbano dall’hinterland milanese.

Molti di loro sono senza dispositivi di protezione personale. La pagina Facebook Deliverance Milano che ha pubblicato il video, chiede più tutele per i lavoratori: “É proprio in un momento come questo di emergenza sanitaria nazionale e di allarme sociale generalizzato che decidiamo in che tipo di società intendiamo vivere: una società che lascia indietro gli ultimi scambiando sushi, pizza e patatine come un servizio essenziale, una coccola che qualcuno può concedersi a danno di qualcun’altro (una società malata evidentemente) o una società in cui le istituzioni sono in grado di garantire il benessere collettivo e la salvaguardia della salute pubblica?”

Ai riders le stesse tutele del lavoro subordinato. Lo ha stabilito la Cassazione

Al di là del problema che si sta riscontrando in questo momento con la pandemia da coronavirus, che tipo di tutele applicare a questo tipo di lavoratori? La Cassazione, nel contenzioso tra Foodora e cinque riders di Torino, lo scorso gennaio ha deciso che ai ciclofattorini delle consegne a domicilio vanno applicate le tutele del lavoro subordinato, come previsto dal Jobs Act, nella forma ‘ibrida’ delle “collaborazioni organizzate dal committente”.

“Dal primo gennaio 2016 – spiega la sezione Lavoro della Cassazione (sentenza n. 1663) – si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato tutte le volte in cui la prestazione del collaboratore abbia carattere esclusivamente personale e sia svolta in maniera continuativa nel tempo e le modalità di esecuzione della prestazione, anche in relazione ai tempi e al luogo di lavoro, siamo organizzate dal committente” (fonte: Agenzia Vista /Alexander Jahknagiev).