Inchiesta G8. Sequestrati beni per 16 mln di euro ad Anemone e Balducci

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA

 

ROMA – Per ordine della procura di Roma la Guardia di Finanza  ha sequestrato beni per 16 milioni di euro ad Angelo Balducci e Diego Anemone, elementi di rilievo nell’inchiesta sulla cosiddetta ‘cricca’ per i lavori dei Grandi Eventi. Fra i beni le quote del Salaria Sport Village, 26 tra immobili di pregio e terreni tra Roma, Siena e Belluno, tra cui la villa di Montepulciano di Balducci, 11 conti correnti. Nell’inchiesta e’ coinvolto anche l’attuale presidente della Siae, Gaetano Blandini, al quale e’ stato sequestrato un conto corrente.

Le indagini, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, hanno riguardato i flussi di denaro provenienti da appalti di opere pubbliche relative ai cosiddetti Grandi Eventi che, dopo essere transitati sui conti correnti intestati alla Medea progetti e consulenze Srl (societa’ riconducibili al gruppo Anemone), sono stati dirottati ad una societa’ di produzione cinematografica riconducibile alle famiglie Anemone e Balducci per la produzione di film aventi quale attore Lorenzo Balducci, figlio di Angelo.

Il reato contestato Ad Anemone e Balducci, nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e i sostituti Ilaria Calo’ e Roberto Felici, e’ concorso in corruzione continuata.

Dall’attivita’ di indagine e’ emerso anche il coinvolgimento di Gaetano Blandini, all’epoca dei fatti a capo della Direzione Generale per il Cinema presso il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali. Quest’ultimo, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, ”in cambio di alcuni lavori di ristrutturazione svolti su richiesta di Balducci da imprese di fiducia di Anemone presso la sua abitazione e della cessione a prezzo di favore di un’autovettura alla propria moglie ha deliberato finanziamenti pubblici per 1,8 milioni di euro a societa’ di produzione cinematografica per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio di Angelo”.