Ue, standing ovation per ultimo discorso Juncker. Zanni (Lega) resta seduto, lui lo invita ad alzarsi VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2019 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA
Ue, standing ovation per ultimo discorso Juncker. Zanni (Lega) resta seduto, lui lo invita ad alzarsi

Jean Claude Juncker (Ansa)

STRASBURGO – Standing ovation al Parlamento europeo per Jean Claude Juncker. L’ormai ex presidente della Commissione Europea è stato applaudito fragorosamente al termine del suo ultimo discorso ufficiale: tutti gli eurodeputati si sono alzati in piedi. Tutti tranne uno: Marco Zanni della Lega, che poco prima lo aveva fortemente criticato. E Juncker, che ha salutato commosso la plenaria di Strasburgo, ha reagito scherzosamente facendo ironicamente segno all’esponente del Carroccio di alzarsi in piedi. 

Quello di Juncker è stato un lungo discorso d’addio, dopo 5 anni di lavoro comune, a volte segnati da polemiche e scontri. Il presidente uscente della Commissione ha rivendicato successi e delusioni in tono commosso. “Cinque anni fa il vostro Parlamento decise di dare fiducia alla mia Commissione e mai avete cambiato idea su questo, ci sono stati alti e bassi ma sempre ci sono state relazioni cordiali e per questo vi ringrazio di cuore”, ha detto.

Tra i rimpianti, Juncker indica la mancata riunificazione di Cipro, lo stallo nei negoziati su un accordo con la Svizzera e l’incapacità dei governi di mettersi d’accordo sul completamento dell’unione bancaria, senza la quale “non saremo pronti a reagire al prossimo choc che sia interno o che venga dall’esterno”. Tra i successi, Juncker rivendica di aver imposto la “dimensione sociale dell’Ue”, di aver “restituito la dignità alla Grecia” contro la volontà degli Stati membri e un nuovo rapporto con l’Africa.

Ill giudizio dei gruppi politici è in chiaro scuro. Il popolare Manfred Weber rende un omaggio incondizionato a Juncker, che appartiene alla sua famiglia politica. La socialista Iratxe Garcia, per contro, si concentra di più su ciò che non è stato fatto. I Verdi contestano alla Commissione uscente mancanza di coraggio. Marco Zanni, presidente del gruppo di estrema destra Identità e Democrazia, parla della “peggiore Commissione di sempre”. La sinistra radicale della Gue ricorda “l’interminabile lista” degli scandali fiscali, a partire dalla macchia iniziale dei LuxLeaks. Eleonora Evi del Movimento 5 Stelle assegna “molte insufficienze” nella pagella di Juncker.

Il presidente uscente della Commissione si è comunque tolto qualche sassolino dalle scarpe, attaccando gli Stati membri che hanno cercato di impedirgli di intervenire a favore della Grecia o che non hanno mai accettato formalmente la flessibilità nel Patto di Stabilità e Crescita. Risponde a Zanni di “studiare meglio i dossier” perché le cifre presentate dal leghista sono “totalmente false”.

Infine Juncker rivolge parole d’amicizia a quello che a lungo è stato un avversario: con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, “siamo stati fratelli gemelli. Anche i fratelli gemelli possono essere in disaccordo, ma abbiamo avuto l’intelligenza di nascondere i nostri disaccordi”.

Poi fa gli auguri al suo successore, Ursula von der Leyen, “la persona di cui abbiamo bisogno alla testa della Commissione”. Infine conclude con “Viva l’Europa” e un invito ai deputati: “Combattete con tutte le vostre forze i nazionalismi stupidi e ottusi”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev