Veneto risponde allo spot anti-Nord della Calabria: “Qui rispetto natura e distanziamento” VIDEO

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 2 Luglio 2020 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA
spot anti-nord, la risposta del veneto

Veneto risponde allo spot anti-Nord della Calabria: “Qui rispetto natura e distanziamento”

Veneto risponde allo spot anti-Nord realizzato in Calabria per promuovere la Costa dei Gelsomini.

Il Veneto risponde con lo spot del complesso termale di Abano e Montegrotto, il più grande in Europa con una media di 3.200.000 presenze l’anno) e dei Colli Euganei in provincia di Padova.

Scopo del video è di smenire quello sul turismo calabrese al centro delle polemiche.

“A una provocazione abbiamo voluto rispondere in maniera costruttiva”.

“Da nord a sud, l’Italia è un paese meraviglioso che va vissuto e goduto a pieno”.

“Colpi bassi di questo genere non aiutano certamente un comparto che sta soffrendo come mai nella storia”, ha dichiarato Umberto Carraro, presidente del Consorzio Terme Colli.

“Natura, benessere, distanziamento sociale, salute e sanità, a differenza di quello che si racconta nel filmato, sono nostri cavalli di battaglia. Da noi si sta bene, esattamente come si sta bene in Calabria”, ha aggiunto.

Il video è stato postato su Facebbok dal governatore del Veneto Luca Zaia.

Spot Calabria, Klaus Davi risponde alle critiche

Il masmediologo Klaus Davi è consigliere comunale di San Luca in Aspromonte. E’ stato lui ad ideare lo spot.

“Federalberghi mi critica? Ma siamo a luglio avanzato e non sono stati capaci di produrre nulla se non polemiche e critiche”.

Così il massmediologo Klaus Davi replica a Federalberghi in merito al suo spot turistico promozionale in favore della Locride.

“Di spot istituzionali – aggiunge Davi – non c’è traccia e gli albergatori sono abbandonati a loro stessi. Non ho nulla da replicare se non il fatto che grazie allo spot la Locride è considerata finalmente una meta mozzafiato”.

“Lo riconosce con onestà intellettuale pure chiaramente e autorevolmente il presidente Luca Zaia nei suoi comunicati, e non più o non solo come la terra descritta da fiction sui Narcos, per non parlare dei sequestri di persona”.

“Non si ricordano più le copertine dell’Espresso sull’Aspromonte ‘Colombia d’Italia’? Solo per questo dovrebbero ringraziarmi”.

“Ma soprattutto le associazioni dovrebbero rimboccarsi le maniche e lavorare. Forse qualche albergatore ha nostalgia di quelle narrazioni”.

“Forse vorrebbero che si parlasse di più degli indagati per mafia nelle istituzioni o comunque persone a loro molto vicine”.

“Visto che siamo stati sui giornali per settimane con quelle notizie non proprio edificanti. Ma per qualche giorno non è stato cosi e forse questo da fastidio a qualcuno” (fonte: Repubbica, Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).