Alessandro Vornoli muore sul lavoro, sindacati contro azienda: “Non si ferma per il lutto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2018 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA
Alessandro Vornoli muore sul lavoro, sindacati contro azienda: "Non si ferma per il lutto"

Alessandro Vornoli muore sul lavoro, sindacati contro azienda: “Non si ferma per il lutto”

LUCCA – Sindacati in protesta a Lammari (Lucca), dopo la decisione dell’azienda Baldassari cavi elettrici di non sospendere l’attività lavorativa il 2 luglio per permettere ai lavoratori di partecipare ai funerali di Alessandro Vornoli, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] dipendente di 47 anni morto durante il turno di lavoro notturno.

Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, informa Il Tirreno,  avevano avanzato la richiesta di sospendere l’attività il 21 giugno, due giorni dopo il decesso di Vornoli, ma la società, venerdì pomeriggio, riferiscono sempre Cgil, Cisl e Uil, ha risposto negativamente, comunicando la disponibilità a permessi orari individuali e su richiesta dei lavoratori.

Questo, sottolineano i sindacati, “ha reso di fatto impossibile avvisare i lavoratori della possibilità di richiedere un permesso”. I rappresentanti dei lavoratori chiedono anche un incontro alle istituzioni per “valutare la situazione interna alla Baldassari che continua a dimostrare una scarsa attenzione verso la sicurezza sul lavoro: solo nel 2017 – si legge – si sono verificati in azienda oltre 20 infortuni sul lavoro e il 2018 ha, ad oggi, una media di infortuni sul lavoro superiore allo scorso anno”. “È una questione di sensibilità – ha detto Paolo Bruni della Filctem Cgil – l’azienda ha seguito la prassi che prevede la possibilità di chiedere un permesso in caso di lutto ma qui siamo davanti a un caso diverso visto che Vornoli è morto all’interno dell’azienda che era il suo luogo di lavoro. Non crediamo che questo sia un caso come gli altri”.

“I sindacati – si legge ancora nella nota congiunta riportata dal Tirreno – non hanno intenzione di attribuire nessuna responsabilità e attendono la fine delle indagini degli inquirenti ma ritengono il comportamento della Baldassari inaccettabile, come del resto hanno già denunciato essere inaccettabile che le macchine abbiano continuato a produrre la notte in cui è morto il collega Vornoli”.