Andrea Camilleri, il giallo del documento sparito e poi ritrovato in una discarica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2023 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Camilleri, foto Ansa

Andrea Camilleri (foto Ansa)

Il documento, del 2003, con il quale lo scrittore Andrea Camilleri concedeva, al Comune, l’utilizzo del termine “Vigata” accanto alla dicitura “Città di Porto Empedocle”, è sparito e poi, nelle ultime ore, è stato ritrovato in una discarica.

Andrea Camilleri, il documento sparito e poi ritrovato. Parla il sindaco di Porto Empedocle

Il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello dice: “Si tratta di un fatto molto grave, che mi ha condotto ad avviare con urgenza un’indagine interna al Comune per verificare come, quando e in che modo sia stato possibile che un documento così importante dello scrihttps://www.blitzquotidiano.it/libri/andrea-camilleri-ultimo-romanzo-prima-morte-3064888/ttore possa essere stato smaltito in discarica”.

“Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per il rinvenimento – aggiunge – tra questi il giornalista Francesco Di Mare. Il documento, com’è giusto che sia, sarà affisso nella stanza di rappresentanza del sindaco, affinché la memoria e il ricordo di Andrea Camilleri siano tenuti vivi e in maniera adeguata e solenne”.

Il documento

L’atto che concedeva l’uso del nome Vigata accanto alla scritta Città di Porto Empedocle, ritrovato in discarica, era stato stilato nella casa di Andrea Camilleri, il 22 aprile del 2003, fra lo scrittore e l’allora sindaco Paolo Ferrara. Gli amministratori comunali, all’epoca, come riporta oggi il quotidiano La Sicilia, avevano fiutato la possibilità di trarre vantaggio in termini di visibilità, generata dal commissario Montalbano e dal suo autore, e avevano chiesto e ottenuto di ribattezzare il paese natio dello scrittore con il nome di fantasia, usato nei romanzi, “Vigata“. Un documento dal valore storico, morale e culturale che però è finito – non è chiaro come – nell’area di stoccaggio rifiuti della vicina Aragona.