Bari, maestra imputata: calci e schiaffi ai bimbi dell’asilo “per educarli”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2017 - 19:40 OLTRE 6 MESI FA

BARI  –  Avrebbe preso a schiaffi e calci i suoi piccoli alunni “insegnare loro comportamenti positivi per la convivenza sociale”. Si è giustificata così dinanzi al giudice una delle due maestre baresi, sospese dal servizio, imputate per maltrattamenti su 15 bambini di un asilo di Bari-Santo Spirito.    

La donna, attualmente a piede libero con la sua collega dopo una detenzione domiciliare di circa tre mesi cominciata nel maggio 2016, ha chiesto di essere interrogata durante il processo con rito abbreviato.

Agli atti del processo c’è anche una lettera inviata dalle imputate alcune settimane prima dell’arresto alla dirigente scolastica in cui spiegavano che nei confronti di alcuni bambini ritenuti “prepotenti” ed “esuberanti” era stato necessario ricorrere al cosiddetto “metodo della punizione”. L’insegnante ha infatti negato di aver mai avuto comportamenti violenti, ma ha parlato di punizioni come strumenti educativi.    

Stando alle indagini dei carabinieri le due insegnanti avrebbero invece esercitato vera e propria violenza fisica e psicologica sui piccoli alunni, tutti di età compresa fra i due anni e mezzo e i tre anni e mezzo, attraverso “schiaffi, colpi sferrati su tutto il corpo, strattonamenti, pedate, calci, forti scossoni sugli arti superiori, accompagnati anche dalla immobilizzazione delle mani finalizzati a costringere i bambini a stare fermi, trascinamenti lungo il pavimento, colpi dietro la nuca e una serie di terribili vessazioni e torture psicologiche, seguite da urla, minacce e gravi ingiurie”.

Le indagini, supportate anche da video, hanno documentato fra il 31 marzo e il 29 aprile 2016 ben 37 episodi di presunti maltrattamenti che portarono anche all’arresto delle due maestre. Nel processo, che proseguirà il 18 settembre con la requisitoria, sono costituiti parte civile sei dei 15 bambini presunte vittime dei maltrattamenti.