Barletta, ragazzo di 24 anni si rifiuta di pagare il cocktail: 18enne lo uccide a coltellate

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2021 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA
arletta, ragazzo di 24 anni si rifiuta di pagare il cocktail: 18enne lo uccide a coltellate

arletta, ragazzo di 24 anni si rifiuta di pagare il cocktail: 18enne lo uccide a coltellate FOTO ANSA

Pretendeva che gli pagasse un cocktail e non avrebbe sopportato un rifiuto: in un bar del centro storico di Barletta, nel cuore della movida a due passi dal duomo, un drink negato ha scatenato l’ira di un giovanissimo e del suo amico. Calci, pugni e schiaffi e poi, fuori dal locale, una coltellata all’addome.

In pochi minuti la vita di Claudio Lasala, 24 anni, aspirante carabiniere, è finita per aver detto no alla pretesa di uno sconosciuto, un 20enne, di pagargli da bere. Ma a sferrare la coltellata mortale sarebbe stato un amico, 18enne. Entrambi ora sono in carcere con l’accusa di concorso in omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

Le indagini dei carabinieri di Barletta

Alla loro identificazione i carabinieri di Barletta erano già arrivati nelle prime ore dopo il delitto, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 ottobre. I video delle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne al bar avevano immortalato tutte le fasi del violento litigio. La colluttazione dopo un breve scambio di battute e qualche spintone, poi lo scontro proseguito fuori, nella piazzetta di fronte al bar.

I due che continuavano a picchiarsi e il 18enne, che aveva assistito a tutto il litigio, arrivato in soccorso dell’amico con un coltello raccolto dal bancone del bar e usato per ferire mortalmente Lasala all’addome. Poi la fuga a piedi dei due aggressori, nelle stradine del centro storico, mentre passanti e testimoni soccorrevano il 24enne. Inutile la corsa in ospedale. Lasala, operato d’urgenza, è morto all’alba di sabato.

Gli arresti

I video e la conferma arrivata da almeno quattro testimoni oculari dell’aggressione, hanno consentito in pochissimo tempo di ricostruire movente e dinamica. E poi anche di dare un nome e un volto agli assassini. Le ricerche sono andate avanti per quasi 48 ore. Dovranno difendersi dall’accusa di omicidio volontario aggravato. L’aggravante dei futili motivi si fonda sulla causa scatenante del litigio, così come fino a questo momento ricostruito dai racconti dei testimoni.