Bra (Cuneo), per mesi versa ansiolitici nel caffè della collega: condannata a 4 anni

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2020 - 15:01| Aggiornato il 16 Ottobre 2020 OLTRE 6 MESI FA
Bra (Cuneo), per mesi versa ansiolitici nel caffè della collega: condannata

Bra (Cuneo), per mesi versa ansiolitici nel caffè della collega: condannata (Ansa)

Una dipendente di una compagnia di assicurazioni di Bra (Cuneo) è stata condannata per aver versato ansiolitici nel caffè della collega. Temeva di perdere il posto

Temendo di essere licenziata, per mesi ha versato dosi massicce di ansiolitici nel caffè della collega-rivale. Ma alla fine è stata smascherata e condannata a 4 anni di carcere. 

E’ accaduto a Bra (Cuneo), in una compagnia di assicurazioni. Una dipendente nell’ottobre del 2017 ha pensato di ovviare al rischio di essere tagliata al posto della collega mettendo delle benzodiazepine nel suo caffè. 

La dipendente, infatti, ogni mattina andava al bar di fronte all’agenzia a prendere i caffè per tutti i colleghi, scrive Repubblica. 

Ha così deciso di aggiungere a quello destinato alla collega-rivale delle benzodiazepine. E quasi subito la collega ha iniziato ad avvertire senso di malessere, sonnolenza e altri sintomi riconducibili proprio all’assunzione massiccia di simili ansiolitici. 

I sospetti

Ad un certo punto la collega vittima stava talmente male che ha dovuto andare in malattia. Rendendosi conto che a casa stava subito meglio e peggiorava non appena rientrava in ufficio ha collegato il malessere al caffè. Anche perché nessuno specialista era riuscito a trovare una spiegazione plausibile a quel malessere. 

“Il sospetto mi è venuto sotto Natale – racconta la vittima – Ogni giorno stavo male, ma poi lei ha preso qualche giorno di ferie e io non avevo più nulla. Ho pensato che potesse esserci un collegamento tra il cappuccino e le crisi. Ne ho parlato con la neurologa, che mi ha consigliato di stare un mese senza berne. E così ho fatto”.

Alla fine, dopo che la donna aveva sporto denuncia, i carabinieri hanno seguito la sospettata e l’hanno filmata mentre aggiungeva qualcosa ad una delle tazzine. 

L’esame su un campione di caffè ha confermato i dubbi. E alla fine la donna è stata condannata per lesioni aggravate. 

L’incidente

Una sera, infatti, la vittima aveva avuto un incidente in auto ed era finita contro un albero. Il sospetto è che gli ansiolitici possano aver influenzato la sua lucidità alla guida. 

Gli avvocati della donna condannata hanno annunciato l’intenzione di ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale di Asti. (Fonte: La Repubblica)