Brindisi, irrompono in sala operatoria e aggrediscono medici: “Visitate il nostro familiare”

di Antonella del Sordo
Pubblicato il 31 Gennaio 2020 - 16:52| Aggiornato il 22 Febbraio 2021 OLTRE 6 MESI FA
ospedale perrino brindisi ansa

Brindisi, parenti malato aggrediscono i medici in sala operatoria . Nella foto l’ospedale Perrino della città pugliese (foto Ansa)

BRINDISI – Fanno irruzione mentre i medici stanno per operare.  Un’equipe medica  è stata bruscamente interrotta e aggredita verbalmente mentre era in sala operatoria per un intervento su un aneurisma dell’aorta. E’ accaduto ieri sera. Autori dell’aggressione i parenti di un altro paziente, ricoverato, che pretendevano un consulto. Gli aggressori, dopo aver strattonato il medico della Chirurgia vascolare del Perrino di Brindisi e aver preteso la presenza del primario, sono andati in sala operatoria, hanno forzato l’ingresso e interrotto per alcuni minuti l’intervento.

Gli specialisti sono riusciti a mantenere la calma e a proseguire nel proprio lavoro evitando conseguenze gravi. Una guardia giurata ha contattato il 113 e sul posto sono giunti poliziotti e Carabinieri.

E negli ospedali e ambulanze delle città italiane è sempre più emergenza aggressioni, soprattutto a Napoli  Pochi giorni fa, una dottoressa in servizio alla guardia medica dell’ospedale Muscatello di Augusta era stata aggredita da un paziente, riportando diverse contusioni.  L’ordine dei medici ha chiesto dei presidi di Polizia nei Pronto Soccorso di maggiore affluenza e la presenza di vigilantes a bordo delle ambulanze nelle aree di maggiore criticità, proprio come nel napoletano. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha risposto promettendo ambulanze che a Napoli saranno dotate di telecamere di sicurezza. 

A lanciare un appello nelle settimane scorse era stato Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo): “Questa è diventata una vera emergenza e lo Stato deve trovare le risorse economiche per attuare una risposta forte”. Per prevenire gli episodi di violenza nei confronti di medici e operatori sanitari, ha sottolineato Anelli, “fondamentale è anche aumentare le condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro”.

Fonte: Ansa