Brivio, uomo lancia accetta contro i tre ladri in casa e li mette in fuga

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Gennaio 2018 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
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Brivio, lancia accetta contro i tre ladri in casa e li mette in fuga

LECCO – Ha sentito dei rumori in giardino e si è trovato davanti tre ladri che lo minacciavano. Un uomo di 30 anni di Brivio, in provincia di Lecco, non si è lasciato intimidire: ha afferrato un’accetta che era a portata di mano e gliel’ha lanciata, colpendone uno. “Quando è caduto ho pensato di averlo ammazzato”, ha raccontato l’uomo. Dopo la sua reazione, i tre malviventi sono fuggiti.

Daniele De Salvo su Il Giorno scrive che l’episodio è avvenuto la sera del 9 gennaio, quando l’uomo era in casa a lavorare al computer e ha sentito dei rumori sospetti nel giardino. Il padrone di casa è uscito a controllare e ha affrontato i tre ladri che gli si sono parati davanti:

“Invece che battere lui in ritirata si è scagliato contro di loro, incurante dell’inferiorità numerica e dell’esplicita minaccia di uno dei tre, che gli ha ringhiato in faccia «Vattene o ti spacco la testa!». In realtà è stato proprio quest’ultimo a rischiare di finire male, perché il legittimo inquilino, che in quel momento si trovava da solo, ha afferrato la prima cosa a portata di mano, cioè una specie di piccola accetta, e gliel’ha scagliata contro.

«Ho creduto di averlo ammazzato, perché è caduto a terra – racconta il briviese -. Invece l’ho colpito ad una spalla con in manico e lui a fatica si è rialzato e infine è corso via con gli altri due complici, scavalcando la recinzione d’un balzo».

In strada, ad attendere i tre obbligati ad alzare bandiera bianca, c’erano un quarto complice, con il compito di palo e di autista, che li ha caricati in macchina ed è partito a tutta velocità. «Ho agito d’impulso ed è andata bene. Mi chiedo però cosa sarebbe successo se in casa ci fosse stata mia mamma, o una persona anziana. Gli operatori delle forze dell’ordine devono essere meglio equipaggiati, le leggi devono tutelare loro non i delinquenti. E anche un sistema di videosorveglianza in paese sarebbe d’aiuto»”.