Casteldaccia casa abusiva. Tar: “Andava abbattuta, ma il Comune…”. Comune: “Andava abbattuta ma il Tar…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Novembre 2018 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA
Casteldaccia casa abusiva. Tar: "Andava abbattuta, ma il Comune...". Comune: "Andava abbattuta ma il Tar..."

Casteldaccia casa abusiva. Tar: “Andava abbattuta, ma il Comune…”. Comune: “Andava abbattuta ma il Tar…”

PALERMO – Il Tar dice che la casa abusiva andava abbattuta ma il Comune non l’ha fatto. Il Comune dice che la casa abusiva andava abbattuta ma il Tar ha bloccato tutto. Insomma sulla casa abusiva di Casteldaccia, dove sono morte 9 persone causa maltempo, nessuno si assume la responsabilità della mancata demolizione. 

Il Tar di Palermo dice che non ha mai sospeso l’ordine di demolizione della villetta abusiva di Casteldaccia in cui sabato notte 9 persone sono morte travolte dalla piena del fiume Milicia. “Il Comune, che aveva emesso il provvedimento di abbattimento, avrebbe dovuto demolire l’immobile anche se i proprietari avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo contro la demolizione”. Lo si apprende da fonti giudiziarie riportate dall’Ansa.

L’ufficio stampa del Consiglio di Stato e della Giustizia Amministrativa precisa in una nota che “il Tar Sicilia – Palermo non ha mai sospeso l’ordinanza di demolizione del sindaco dell’immobile sito in contrada Cavallaro a Casteldaccia travolto dall’esondazione del fiume Milicia (decreto n. 1602 del 2011)”.

“Non può sostenersi che la semplice presentazione di ricorso sia di per sé sufficiente a bloccare l’efficacia dell’ordine di demolizione. In ogni caso, nel 2011 il giudizio al Tar si è concluso e l’ordinanza di demolizione del sindaco non è stata annullata; né il Comune si è mai costituito in giudizio. Quindi, in questi anni l’ordinanza di demolizione poteva – e doveva – essere eseguita”. Lo scrive in una nota il Consiglio di Stato e della Giustizia amministrativa.

“Ogni altra ricostruzione dei fatti, in merito a questa tragedia in cui hanno perso la vita nove persone, è falsa e volta a delegittimare l’istituzione della giustizia amministrativa”, prosegue la nota del Consiglio di Stato. Ieri il sindaco di Casteldaccia aveva detto di aver dato ordine, nel 2008, di demolire l’immobile fuori legge.
Il primo cittadino ha raccontato di non aver potuto proseguire perché i proprietari dell’edificio avevano fatto ricorso al Tar e di non aver più avuto notizie della vicenda. Ma i giudici, in una nota, oltre a precisare di non aver mai dato la sospensiva della demolizione, hanno ricostruito il caso sostenendo che il Comune non si è mai costituito in giudizio e che dal 2011 la casa doveva essere abbattuta.

Il sindaco nello specifico ha detto: “La casa travolta dal fiume, di cui le vittime era affittuarie, era abusiva e dal 2008 pendeva un ordine di demolizione del Comune che è stato impugnato dai proprietari dell’immobile davanti al Tar. Da quanto ci risulta ancora il tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile“.