Civita Castellana (Viterbo): c’è troppo arsenico, acqua dichiarata non potabile

Pubblicato il 4 Febbraio 2011 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

CIVITA CASTELLANA (VITERBO) – L’acqua di Civita Castellana è stata dichiarata non potabile per l’ eccessiva presenza di arsenico. L’ordinanza che ne vieta il consumo a scopi alimentari è stata emessa dal sindaco Gianluca Angelelli, dopo che le analisi eseguite dall’Arpa Lazio hanno rilevato una concentrazione di arsenico che oscilla dai 19 ai 49 milligrammi/litro, contro un tetto massimo consentito di 10.

Civita Castellana, con 17 mila abitanti, è il secondo comune della Tuscia. L’ordinanza, tra l’altro, intima all’Ato Uno-Lazio Nord e alla Talete, la società pubblica incaricata del servizio idrico integrato, di ”mettere in atto tutti gli accorgimenti idonei a garantire l’abbattimento del livello di concentrazione di arsenico al di sotto del limite di 10 microgrammi/litro” nonché di garantire ”l’approvvigionamento idrico anche mediante erogatori pubblici”.

Un provvedimento analogo è stato emesso dal comune di Viterbo per alcune zone del territorio: Carcarelle, Tobia e in parte della frazione di San Martino al Cimino. Nei giorni scorsi l’acqua era stata dichiarata non potabile anche a Montefiascone e Vitorchiano.

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