Coronavirus, Walter Ricciardi: “A Napoli servirebbe un lockdown”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2020 - 15:25 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Walter Ricciardi: "A Napoli servirebbe un lockdown"

Coronavirus, Ricciardi: “Meno di un Pronto Soccorso su 10 è pronto a una seconda ondata” (Foto Ansa)

Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, dice di essere favorevole all’idea di un lockdown a Napoli:

“La fascia gialla – dice Walter Ricciardi parlando della situazione della pandemia da coronavirus – è comunque pericolosa. Faccio l’esempio di Napoli, che è all’interno di una regione gialla, la Campania. Io già 2-3 settimane fa avevo detto che andava chiusa.

L’area metropolitana di Napoli è un’area a rischio per il coronavirus. Se sono rimasto dell’idea che ci vorrebbe un lockdown a Napoli? Si, perché i dati sono addirittura peggiorati”.

Quali sono i parametri più importanti con cui si decide il colore delle zone a rischio?

“Ci sono 4 o 5 parametri veramente importanti – dice ancora Ricciardi – il primo è l’indice di contagio RT, poi c’è il numero assoluto, le percentuali di positivi al coronavirus sulla popolazione, poi quante persone arrivano al pronto soccorso, quante vengono ricoverate in ospedale e quanti vanno in terapia intensiva”. 

Al momento quanto misura l’RT nazionale?

“Purtroppo è di gran lunga superiore ad 1, mi pare 1,3/1,4 come media. Questo vuol dire che c’è una parte in cui magari l’RT è 1,1 e una parte i cui è 2”.

Com’è la situazione attuale degli ospedali?

“E’ drammatica, più o meno in tutta Italia, in certi casi addirittura tragica. I posti letto normali si stanno saturando – spiega – il sistema va al collasso se non si riescono a curare i pazienti che hanno altre malattie”.

Visto che le cure di altre malattie vengono a volte sospese tra qualche mese pagheremo questa situazione.

“La stiamo già pagando. Faccio un esempio. Già da febbraio abbiamo dovuto annullare 1 milione e 300mila screening oncologici, alcune di queste persone che non sono state controllate purtroppo svilupperanno una patologia oncologica.

E’ chiaro che ce ne accorgeremo tra un po’ ma questo è un prezzo altissimo che, purtroppo, stiamo già pagando”. (Fonte: Un Giorno da Pecora).