Curriculum, la metà degli italiani “gonfia” lingue e conoscenze informatiche

Pubblicato il 27 Giugno 2011 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Soprattutto l’inglese, tallone d’Achille dell’italiano medio, e le conoscenze informatiche. Ma anche qualche corso, persino la laurea. Gli italiani insomma dimostrano una notevole capacità inventiva nella stesura del proprio curriculum vitae, quel foglio con il quale ci presentiamo ai nostri potenziali datori di lavoro. Ma chi seleziona personale per mestiere sa anche come smascherare i bugiardi.

Una ricerca della società Robert Half ha mostrato che il 54% degli italiani ha “gonfiato” la propria conoscenza di una lingua straniera. Per ovviare a questo problema chi seleziona personale oggi tende sempre di più a chiedere certificazioni formali: insomma non basta più la parola di chi si propone. Il 39% poi esagera con le conoscenze informatiche. Un 10% ha addirittura inventato un titolo di studio che non aveva.

Chi controlla questo mare di informazioni sa che in buona parte sono esagerate: ne è convinto il 53% dei manager. Di solito però ci si affida a un colloquio e sempre di più a Facebook, vera miniera per verificare la vera natura di un candidato.

E se ci dimostriamo indulgenti con le nostre competenze non siamo però inclini alla sincerità. Il sito di lavoro Monster.it ha fatto un sondaggio tra i suoi lettori: il 74% ha giurato di non aver mai taroccato il cv.