Diplomato, 24 anni, rifiuta lavoro al call center: padre non deve più mantenerlo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Giugno 2014 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA
Diplomato, 24 anni, rifiuta lavoro al call center: padre non deve più mantenerlo

Diplomato, 24 anni, rifiuta lavoro al call center: padre non deve più mantenerlo

CATANIA – Un ragazzo diplomato di 24 anni rifiuta un posto di lavoro al call center con contratto a tempo determinato? Suo padre non è più tenuto a passargli l‘assegno di mantenimento. Lo ha stabilito la Corte d’appello di Catania, confermando la decisione di primo grado e respingendo il ricorso del giovane che voleva ripristinato il ‘contributo’ mensile del genitore. A riportare la notizia è il sito La legge per tutti

Dalla sentenza emerge che anche un lavoro precario, come quello in un call center, fa curriculum. Quindi il diplomato deve accettare offerte di tutti i tipi, purché dignitose e in linea con il proprio orientamento, pur di fare esperienza e migliorare la propria posizione. Almeno se vuol continuare ad essere mantenuto dal genitore.

A 24 anni e con il solo diploma rifiutare l’impiego precario e con basso reddito, perché a stento “ci copro le spese” non basta perché possa giustificare, al padre separato, la cessazione dall’obbligo di corrispondere l’assegno mensile di mantenimento. Se il figlio rifiuta di mantenersi da sé, non può pretendere che a farlo sia il genitore. In questi casi si può parlare di “inerzia colpevole”.

Secondo i giudici, il rifiuto di entrare al call center non è giustificato laddove, accettando l’offerta, il giovane può invece acquisire una pur minima esperienza lavorativa spendibile per ottenere un miglioramento della sua posizione o una collocazione migliore.