Emergenza rifiuti, aperta inchiesta sull’inceneritore di Acerra

Pubblicato il 7 Ottobre 2010 - 21:01 OLTRE 6 MESI FA

Il termovalorizzatore di Acerra

La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta sull’inceneritore di Acerra. Il procuratore, Giovandomenico Lepore, e i pm Federico Bisceglia e Maurizio De Marco hanno delegato  i carabinieri del Noe a eseguire verifiche sull’impianto, accertando in particolare se le sue caratteristiche corrispondano a quelle del bando di gara, sulle emissioni, sulla qualità e la quantità dei rifiuti bruciati.

La competenza territoriale su Acerra non è della Procura di Napoli, ma in questo caso si è fatto riferimento alla norma sulla Procura regionale contenuta nel ”decreto Berlusconi” del 2008; l’inchiesta infatti è stata avviata dopo due denunce – una del Comitato civico per Acerra, l’altra dell’ex senatore di Rifondazione Tommaso Sodano – protocollate nel 2009, quando esisteva ancora la ”superprocura”, e finora mai esaminate.

Nelle scorse settimane Sodano era già stato ascoltato dai pm, ai quali aveva fornito chiarimenti sulla denuncia del giugno 2009; venerdì 8 ottobre consegnerà un dossier per integrare le presunte carenze già segnalate allora.

La prossima settimana, intanto, il procuratore Lepore e i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari delle tre inchieste napoletane sui presunti illeciti nello smaltimento dei rifiuti e nei collaudi degli impianti per la produzione di cdr, saranno ascoltati dalla commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti.