Fa gesto antiviolenza: salva 19enne. Ecco come funziona il Signal for Help

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Novembre 2023 - 14:24
Fa gesto anti violenza: salva cameriera 19enne. Ecco come funziona il Signal for Help

(foto Ansa)

Fa il cosiddetto gesto antiviolenza – pollice piegato, quattro dita in alto e poi chiuse a pugno – e si salva. Una 19enne è stata aggredita sessualmente la scorsa notte in piazza della Scala a Milano, da un giovane senza fissa dimora che aveva conosciuto a tarda sera in centro. Mentre l’uomo stava cercando di portarla in un appartamento, la giovane è riuscita a fare il gesto antiviolenza delle 4 dita nel pugno a una cameriera che ha capito e ha chiamato la Polizia, che lo ha bloccato poco dopo.

La prima ricostruzione

Dopo l’aggressione, avvenuta intorno all’1.30 sulle panchine di piazza della Scala, la 19enne, terrorizzata, non era riuscita a opporsi al giovane, un 23enne senza documenti di origine nordafricana, e lo stava seguendo verso un suo domicilio. Quando è passata davanti a un McDonald in via Torino, che stava chiudendo, ha chiesto di andare in bagno e in quel frangente ha incrociato la cameriera a cui ha fatto il cosiddetto ‘signal for help’. Poi ha ripreso la strada con il giovane, ma la cameriera ha chiamato la Polizia e ha seguito i due. All’altezza delle Colonne di San Lorenzo una Volante li ha bloccati e la ragazza si è confidata confermando la situazione. Il giovane è stato portato in questura e l’autorità giudiziaria ne ha disposto il trasferimento nel carcere di San Vittore in attesa dell’interrogatorio di convalida.

Fa gesto antiviolenza: salva cameriera 19enne. Ecco come funziona il Signal for Help

Pollice della mano piegato, quattro dita in alto e poi chiuse a pugno: gesto che vale come urgente richiesta d’aiuto e che tutti dobbiamo saper riconoscere e replicare se drammaticamente ce ne fosse bisogno, in una conversazione su zoom, aprendo la porta di casa magari per ricevere un pacco: è il Signal for Help che l’associazione Canadian Women’s Foundation ha lanciato nell’aprile 2020 in piena pandemia e che sta diventando piano piano popolare in tutto il mondo.

 Un modo silenzioso per lanciare l’allarme di essere vittima di una violenza domestica.