Il grasso della liposuzione? Oggi serve a riempire il seno

Pubblicato il 29 Settembre 2011 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Grasso risucchiato dalle cosce o dalla pancia e risistemato sul viso o sul seno. Per spianare le rughe, oppure per riempire un petto sfiorito. Protesi mammarie high tech di quinta generazione, sempre più simili alla natura ma comunque lontane da un seno vero, perché un risultato alla Ferilli o alla Arcuri il chirurgo non può ancora garantirlo. Sono alcune delle novità in materia di chirurgia estetica, presentate in un apposito convegno a Milano.

L’ultima novità si chiama fat transfer. Perchè ridursi alla liposuzione, cioè a “succhiare” il grasso in eccesso, quando quell’adipe può avere una seconda vita? Un’altra vita sempre sullo stesso corpo: per riempire rughe, modellare zigomi, rimpolpare seni. “L’adipe viene trasferito con cannule di nuova generazione, solo dopo essere stato sottoposto all’azione di cellule staminali e rigenerative”, spiega il chirurgo Domenico De Fazio.

Ma non solo, le protesi per il seno sono arrivate alla quinta generazione e sono sempre più naturali. Anche se, avverte il chirurgo Maurizio Bruno Nava, il sogno del decolleté come la Arcuri o come Ferilli non è alla portata: “Sogno impossibile perché quelle sono fattezze naturali, non riproducibili chirurgicamente”.

E il lifting? Anche in questo settore c’è una novità. Ci sono i “fili”.  Un filo sul viso per risollevare zigomi, alzare la punta del naso o rimodellare i glutei. Intervento mininvasivo, viene fatto in anestesia locale.