Fecero cadere la paziente dalla barella, tre portantini a processo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2013 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA
Fecero cadere la paziente dalla barella, tre portantini a processo

Fecero cadere la paziente dalla barella, tre portantini a processo

ROMA – Fecero cadere la paziente dalla barella, tre portantini a processo. Lei, l’anziana, era svenuta in una chiesa di Roma, al Tuscolano, rompendosi un femore.  Ma i portantini intervenuti in chiesa, non avevano assicurato adeguatamente l’anziana donna alla barella. La vittima è caduta nuovamente sbattendo la testa. Portata d’urgenza all’ospedale Vannini è morta dopo ventiquattro ore.

L’articolo del Messaggero:

Era il 21 ottobre del 2011 quando la donna, una signora romana di ottant’anni, era andata nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, al Tuscolano, ma si era sentita poco bene ed era caduta. Quel piccolo incidente, le aveva procurato la rottura del femore e quindi la donna era rimasta sdraiata per terra in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.

I tre portantini erano arrivati e, dopo averla sollevata sulla barella, avevano iniziato a trasportarla. Ma avevano dimenticato di assicurarla alla lettiga con le apposite cinghie. Così la vittima è caduta nuovamente sbattendo la testa. La signora, finalmente portata in ospedale, è stata ricoverata per un ematoma alla testa che, secondo la procura, si è verificato a causa della caduta dalla barella. Ma dopo appena ventiquattro ore è morta. I parenti della vittima hanno denunciato l’accaduto e la procura ha aperto un fascicolo. Ora i tre portantini, vista la decisione del giudice per le indagini preliminari, dovranno affrontare un processo per difendersi dall’accusa di omicidio colposo.
«Gli eredi della vittima – ha affermato l’avvocato Attilio Soriano, difensore di due imputati – hanno depositato una perizia medica da cui si evince che, nel periodo di degenza presso l’ospedale, i sanitari avrebbero somministrato alla donna un farmaco anticoagulante, quindi inadeguato date le condizioni di salute generali della donna e in considerazione dell’ematoma al cranio». Situazione non evidenziata dalla procura che si è occupata esclusivamente dei portantini. «Il dibattimento sarà utile per chiarire la posizione dei tre imputati- ha continuato il legale – durante il processo avremo modo di considerare meglio la consulenza medica depositata dai parenti della vittima da cui potrebbe risultare che la causa della morte potrebbe non essere addebitabile alla caduta dalla barella ma alla somministrazione di quel farmaco». Il processo servirà inoltre a chiarire se l’ematoma cranico sia dovuto all’incidente sulla lettiga o a causa della prima caduta.