Figli 40enni lavorano ma fanno i mantenuti in casa: la madre fa causa e li sfratta

La storia ricalca commedie che raccontano della difficoltà a far abbandonare la casa dei genitori ai figli adulti, come il francese Tanguy e la pellicola americana A casa con i suoi con Sarah Jessica Parker e Matthew McConaughey.

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2023 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA
tanguy figli non lasciano casa dei genitori

Tanguy, il film francese che ironizza sui figli che non lasciano la casa dei genitori (Ansa)

Una mamma di Pavia fa causa ai figli 40enne che, malgrado abbiano un lavoro, non lasciano la casa materna. La donna, 75 anni, era stancata di avere in casa con lei i due figli ormai adulti, il primo di 42 anni e il secondo di 40. Più volte ha cercato di convincerli a trovarsi una sistemazione autonoma, ma i due non ne hanno voluto sapere. Così ha deciso di far loro causa e la giudice Simona Caterbi le ha dato ragione. I due figli dovranno lasciare l’abitazione materna entro il prossimo 18 dicembre.

Figli 40enni lavorano ma vivono con mamma: ora sono stati sfrattati

La storia in qualche modo ricalca commedie che raccontano della difficoltà a far abbandonare la casa dei genitori ai figli adulti, come il francese Tanguy e la pellicola americana A casa con i suoi con Sarah Jessica Parker e Matthew McConaughey.

La madre infastidita dal fatto che i due lavorano

La madre era anche infastidita dal fatto che i due fratelli non contribuivano alle spese della casa e non volevano neppure aiutarla nelle attività domestiche. Visto che i suoi tentativi di convincerli a farsi una vita propria sono stati inutili, ha scelto di sfrattarli.

Nella sentenza del giudice si sottolinea che se “la permanenza nell’immobile agli inizi poteva ritenersi fondata”, in quanto basata “sull’obbligo di mantenimento gravante sulla genitrice, non appare oggi più giustificabile”, considerato il fatto che “i due resistenti sono soggetti ultraquarantenni”.

“Non c’è il diritto incondizionato di permanere con i genitori”

 Nell’Ordinamento “non è presente alcuna norma che attribuisca al figlio maggiorenne il diritto incondizionato di permanere nell’abitazione di proprietà esclusiva dei genitori, contro la loro volontà e in forza del solo vincolo familiare”.

A dirlo è il Tribunale di Pavia nel commentare la sentenza. Il legale della donna ha citato anche una sentenza del Tribunale di Modena che descrive la convivenza in casa del genitore come “un comodato senza determinazione di durata”. Ciò significa la restituzione dell’immobile può essere richiesta non appena il “proprietario” (ossia il genitore) lo richiede.

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