Genova: dopo l’alluvione si torna a costruire vicino i torrenti killer

Pubblicato il 25 Novembre 2011 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Dopo il tragico alluvione che ha colpito la Liguria, la Provincia di Genova autorizza le prime concessioni dopo la sciagura. Si parte con un parcheggio da novanta metri quadri sul rio Fereggiano, poi alcuni posti auto tracciati sul bordo dello Sturla e infine permessi sul Bisagno, sul Secca, sul Rexello e sul Chiaravagna. “I nostri uffici si muovono nel pieno rispetto delle leggi vigenti”, dichiara Paolo Perfigli, vicepresidente della giunta regionale e assessore al Piano di Bacino. “Non mi esprimo sui casi specifici, ma sulla linea generale credo di poter dire che i nostri tecnici si limitano a fare il loro lavoro”.

Concessioni e costruzioni a due passi dai luoghi più colpiti dall’alluvione. Non mancheranno le polemiche, specie dopo l’accusa alla speculazione edilizia degli anni Sessanta e Settanta. Quella speculazione che ha portato alla costruzione augli argini per soddisfare il boom genovese.

Due giorni prima che lo Sturla straripasse la Provincia ha bandito la possibilità di accaparrarsi tre diverse aree a fianco dell’alveo per la costruzione di altrettanti parcheggi, in zone molto vicine allo sbocco a mare e alla strada che collega il centro a Nervi. Altri due parcheggi sono stati autorizzati nella zona di Bolzaneto, esattamente sul torrente Secca: due aree di 310 e 505 metri quadri destinate alla sosta dei mezzi industriali, entrambe a due passi dal corso d’acqua.

C’è poi il parcheggio che vedrà la luce sulla tombinatura del rio Rexello, a Pegli. Grazie a una concessione della Provincia per tutto il tempo dei lavori il comune potrà utilizzare 22 metri quadri di greto a sbalzo in sponda e 545 metri quadrati di ponte in attraversamento del Bisagno.