Incidente sul lavoro a Gorgonzola (Milano): operaio muore intrappolato in un tornio industriale

L'operaio stava lavorando a un tornio all'interno dell'azienda Elettromeccanica Bonato Srl di Gorgonzola quando è rimasto intrappolato nel macchinario

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2022 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
Incidente sul lavoro a Gorgonzola (Milano): operaio muore intrappolato in un tornio industriale

Incidente sul lavoro a Gorgonzola (Milano): operaio muore intrappolato in un tornio industriale (Foto archivio Ansa)

Ennesimo incidente letale sul lavoro in Italia, a Gorgonzola (Milano). Un operaio di 58 anni, italiano, è morto dopo essere rimasto intrappolato in un tornio industriale. L’incidente mortale è avvenuto nell’azienda Elettromeccanica Bonato.  

Incidente sul lavoro a Gorgonzola (Milano): morto un operaio intrappolato in un tornio

L’incidente mortale sul lavoro è avvenuto poco prima delle 11 di oggi. A lanciare l’allarme dai colleghi della vittima.  

L’operaio stava lavorando a un tornio all’interno dell’azienda Elettromeccanica Bonato Srl di Gorgonzola quando è rimasto intrappolato nel macchinario per cause in corso di accertamento da parte dei tecnici di Ats intervenuti con i carabinieri e i Vigili del fuoco.

Incidenti sul lavoro, Fratoianni: “Stop alla strage”

“La strage di Stato sui posti di lavoro continua come se nulla fosse. Ieri era la giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro. Insomma il giorno in cui abbiamo letto e sentito le parole di cordoglio, i “mai più”, i “faremo”, i “cambieremo”. Ma poi accadrà poco o nulla”. Queste le parole del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

“L’unica cosa certa è che nel 2021 – prosegue l’esponente dell’opposizione di sinistra – oltre 1.400 persone sono uscite di casa per lavorare e non sono più tornate. Mentre dai controlli che vengono svolti spesso, troppo spesso, le imprese che risultano irregolari sono fra l’80% e 100%. È questa la normalità nella ripresa economica che qualcuno voleva?”.

“E invece andrebbe fatto ciò che Sinistra Italiana chiede da tempo: ancora di più ispettori del lavoro, ancora più controlli, – conclude Fratoianni – una formazione reale alla sicurezza, contratti regolari, ridurre appalti e subappalti, ritmi di lavoro sostenibili. Almeno per cominciare”.