Natale Covid, per spostarsi durante le feste serve autocertificazione. Le indicazioni del Viminale

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2020 - 21:09 OLTRE 6 MESI FA
Dpcm Natale: ci sono i divieti, si sono dimenticati le multe

Dpcm Natale: ci sono i divieti, si sono dimenticati le multe (Foto Ansa)

Durante le feste di Natale, per spostarci dovremo usare sempre l’autocertificazione. Lo sottolinea il Viminale nella circolare inviata a tutte le prefetture a seguito del Dpcm del 3 dicembre scorso recante le nuove misure per l’emergenza Covid.

Il ministero dell’Interno specifica, inoltre, che “tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza”. 

Resta sempre comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.

Il modello da utilizzare è disponibile sempre al solito link sul sito del ministero dell’Interno.

In generale, sarà un Natale blindato, con controlli mirati delle forze dell’ordine in stazioni, autostrade e arterie principali del Paese, per scongiurare spostamenti ingiustificati a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Le aree di maggiore affollamento “in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale” saranno sorvegliate speciali.

E per questo che saranno “opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell’impegno”.

Confermata la sospensione delle mostre e la chiusura dei musei mentre resteranno aperte biblioteche e archivi, ma solo su prenotazione.

Scuole, ai prefetti il coordinamento per la riapertura

Ai prefetti il Viminale assegna anche il coordinare tutti gli attori in campo per la riapertura delle scuole. Sono tre le opzioni che potranno garantire, come richiesto dall’ultimo Dpcm, il ritorno in classe al 75% per le superiori.

Nella circolare del ministero ai prefetti viene ribadito il ruolo degli stessi nella riorganizzazione del Trasporto Pubblico locale. Come seconda possibilità viene anche chiarita la facoltà delle Regioni di poter prendere provvedimenti per garantire l’attività delle scuole “nel caso in cui l’azione diretta a riattivare la didattica in presenza dovesse incorrere in criticità di varia natura, non superabili attraverso l’espletamento della fase di coordinamento”.

I procedimenti in prefettura – qualora le criticità non siano risolvibili all’interno del tavolo con amministrazioni locali, istituti e Tpl – avranno quindi un termine perentorio rappresentato dal 7 gennaio.

Oltre quella data, se non ci sarà un esito, la palla passerà alle Regioni affinché permettano l’attività didattica. E come terza opzione, se lo stallo dovesse proseguire, sarà dato il via libera automatico alla riapertura nella percentuale stabilita dal Dpcm. (Fonte: Ansa, interno.gov.it)