Nicla Devenuto: “Non sono l’amante di Lavitola”

Pubblicato il 11 Ottobre 2011 - 18:55 OLTRE 6 MESI FA

Nicla Devenuto con Gianpaolo Tarantini (Lapresse)

BARI, 11 OTT – ”La ciliegina sulla torta di questa vicenda è stata quella di essermi ritrovata per i media nei panni dell’amante di Lavitola. Questa storia non esiste. Né per me né per la mia famiglia. Io ricomincio dalle mie figlie e da Gianpaolo”. E’ uno dei passaggi di una intervista a Nicla Devenuto, la moglie di Gianpaolo Tarantini, che sarà pubblicata sul numero di ”Chi” in edicola il 12 ottobre. Nicla parla dei rapporti con il marito, indagato per le escort a palazzo Grazioli, della vicenda giudiziaria che li vede coinvolti entrambi (per una presunta estorsione al premier), dei rapporti con il faccendiere Valter Lavitola e dell’esperienza dell’arresto.

”Mi pento di non avere parlato con lui – dice riferendosi al marito – in un momento in cui aveva bisogno di un consiglio. Di me. Di noi. Mi pento di non avere capito le sue fragilita’ e le sue debolezze”. ”Quando mi hanno arrestato – racconta Nicla – ho abbracciato le mie bambine e ho dovuto firmare il foglio dell’affidamento a mia suocera. Erano le sei di mattina, stavamo dormendo. In casa mi sono ritrovata con quindici poliziotti! Neanche stessero arrestando un pluriomicida o un mafioso. Ero spaventata. Sono stati molto rispettosi. Credevo fosse una perquisizione. Mai avrei immaginato che mi volessero arrestare”.

Dei tre giorni trascorsi in carcere dice: ”Sono stati tre giorni e tre notti, ma per me sono stati come tutta una vita. Sinceramente è peggio di quel che uno possa immaginare. In carcere un deodorante, una sigaretta, una bottiglietta d’acqua assumono un’importanza enorme”. A proposito del marito dice: ”Gianpaolo è sempre stato un ragazzo sereno e felice. Abbiamo voluto costruire una famiglia e ci siamo sempre amati molto. E’ stato superficiale. Per un periodo si è dimenticato di noi e ci ha mancato di rispetto. Sono sicura che questa vicenda, per quanto triste e dolorosa, ha fatto riscoprire anche a lui i veri valori che ci hanno fatto condividere i momenti più belli della nostra vita”. Sulla sua esistenza prima delle indagini subite dice: ”Eravamo felici, ma troppo invidiati. Insomma: giovani, ricchi e innamorati. Oggi siamo solo molto innamorati!”.

Infine il giornalista di ”Chi” chiede a Nicla Devenuto: se le dico Valter Lavitola, qual è la prima sensazione che prova? ”La prima e unica: indifferenza”.