Nola, l’imprenditore liberato Buglione: “Nessun riscatto, ma c’entra la Camorra”

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 15:40 OLTRE 6 MESI FA

“Non ho pagato nulla”. Antonio Buglione, l’imprenditore sequestrato domenica sera a Nola e liberato ieri mattina, ha detto che la sua liberazione non è stata dovuta ad alcun riscatto.

”Adesso andrò via con le mie figlie – ha aggiunto l’imprenditore – andrò molto lontano e lo farò per loro”. Buglione, visibilmente provato, ha raccontato le fasi del sequestro confessando ”di avere avuto paura di morire”.

Secondo Buglione nel sequestro ”c’entra la camorra”: “Nessuno si muove su questo territorio senza la camorra”. L’imprenditore ha ribadito di non avere avuto preoccupazioni in passato ”anche perché sono due anni che non faccio più l’imprenditore”, riferendo che le attività di vigilanza fanno ora capo al fratello.

L’imprenditore sequestrato dovrebbe tra poco testimoniare in un procedimento a carico del clan Fabbrocino. Alle domande se andra’ in aula, ha risposto: ”Non lo so”.