Oliviero Toscani, ricorso in Corte Costituzionale contro la condanna per vilipendio della religione

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2019 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA
Oliviero Toscani, ricorso in Corte Costituzionale contro la condanna per vilipendio della religione. "Io sono credente, a modo mio"

Oliviero Toscani (Foto Ansa)

ROMA – Oliviero Toscani annuncia il ricorso “alla Corte Costituzionale, alla Corte Europea” contro la sentenza che l’ha condannato ad una contravvenzione di 4mila euro per le sue dichiarazioni a La Zanzara del 2 maggio 2014 contro Chiesa cattolica, papa Benedetto VI e papa Francesco. 

“Io sono credente, a modo mio. Sono religiosamente laico, ma soprattutto sono per la libertà di pensiero, di critica. Mi offende ritrovarmi condannato per vilipendio della religione e dei papi, quando ho fatto solo critiche estetiche o di scelte politiche, non certo in materia religiosa”, si difende il fotografo in una intervista a Repubblica. 

“In quella trasmissione – ha spiegato Toscani – ho semplicemente raccontato l’impressione che farebbe ad un marziano, e quindi a qualcuno che non ha i nostri elementi culturali per capire, entrare in una chiesa barocca con tutto quel sangue, i santi trafitti, gli angioletti nudi, un uomo in croce inchiodato. Era un discorso estetico ma da quello che leggo nella sentenza non ho le capacità per giudicare non avendo una laurea in filosofia, religione  o storia dell’arte”.

A Giuseppe Cruciani e David Parenzo cinque anni fa aveva anche parlato della Chiesa come della “più grande invenzione omosessuale che ho mai visto… è una organizzazione maschilista però si vestono da donne, con le sottane e con tutto, fantastico”. Ma per il giudice Ambrogio Moccia le sue posizioni sono simili a quelle di un imam di Hamas: “La definizione di Cristo in Croce come di uno attaccato è una manifestazione di profondo disprezzo per i valori del cristianesimo, una esternazione confrontabile solo al peggior linguaggio propagandistico di un predicatore del fondamentalismo islamista”. Da qui la contravvenzione. Che Toscani commenta così: “Ecco cosa servono i soldi qui, a comprarsi il diritto di esprimere le proprie idee, a garantirsi la libertà di pensiero”. (Fonte: La Repubblica)