Omicidio Di Matteo, confermati cinque ergastoli. Più soldi alla famiglia

Pubblicato il 18 Marzo 2013 - 18:09| Aggiornato il 17 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – Confermati, dalla  Corte d’assise d’appello di Palermo i cinque ergastoli già inflitti in primo grado per il sequestro e l’omicidio  del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996 dopo quasi due anni di prigionia. 

La massima pena è  stata inflitta al boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, per il capomafia trapanese latitante Matteo Messina Denaro, Francesco Giuliano, Salvatore Benigno e Luigi Giacolone. Confermata anche la condanna a 12 anni per il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, al quale è stata applicata l’attenuante speciale per i pentiti invece che quella generica riconosciutagli in primo grado.

I giudici hanno anche aumentato i risarcimenti per la madre della vittima, cui andranno 300 mila euro (100 mila in primo grado) e per il fratello, che avrà 150 mila euro invece di 50 mila.