Pompei, fondi per i corsi di aggiornamento usati per pagare straordinari: 266 indagati

Pubblicato il 18 Novembre 2010 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

La Guardia di Finanza ha deferito alla procura della Repubblica di Torre Annunziata il Direttore Amministrativo pro tempore, Luigi Crimaco e 265 dipendenti della Soprintendenza di Pompei a conclusione di una indagine relativa alla realizzazione di un corso di aggiornamento per il personale che avrebbe determinato un danno erariale quantificabile in 700 mila euro.

Il reato ipotizzato per gli indagati è di concorso in truffa ai danni dello Stato. La Guardia di Finanza ha accertato che i fondi stanziati dalla Soprintendenza di Pompei per la realizzazione del corso, peraltro mai autorizzato dal Ministero per i Beni Culturali, sarebbero stati utilizzati per retribuire un debito, ormai prescritto, maturato per il mancato pagamento di ore di straordinario vantate dai dipendenti ed effettuate nel periodo compreso tra il 1988 ed il 1996.

Le organizzazioni sindacali erano pronte a scioperare per il mancato pagamento di questi straordinari maturati tra il 1988 e il 1996 dai dipendenti della Soprintendenza. ”A seguito di minacce di sciopero da parte delle rappresentanze sindacali dei lavoratori – scrive in una nota il procuratore di Torre Annunziata, Diego Marmo – ed in particolare Cgil-Fp, Cisl-Fps, Uil-Pa, Flp-Bac, Unsa-Snabca e Intesa, il direttore amministrativo dell’ente Luigi Crimaco il 22 aprile del 2006 autorizzò, d’intesa con le sigle sindacali, lo svolgimento di corsi di formazione quale ‘espediente’ per distribuire, proprio dietro l’apparente svolgimento di corsi di formazione ed aggiornamento del personale, indebite indennità di straordinario ormai perscritte”.

Secondo il procuratore Marmo ”l’allora direttore amministrativo della Soprintendenza autonoma di Pompei istituì una commissione ad hoc avente il compito di convertire le ore di straordinario prescritte in ore di corso. Tale corso è stato effettuato nel periodo dal 5 giugno 2006 al 5 ottobre 2006 ed ha riguardato il personale specializzato, beneficiario dei fondi stanziati per lo svolgimento del corso, che vantava lo straordinario prescritto”. Le retribuzioni versate ai frequentatori del corso, sostengono gli investigatori, ”corrispondevano perfettamente alle ore di straordinario prescritte vantate da ciascun dipendente”.