Prato, il cadavere di un cinese sgozzato in mezzo alla strada

Pubblicato il 24 Luglio 2011 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un cadavere buttato in mezzo alla strada: la scena, scrive la Nazione, si è presentata a Prato, in via Pistoiese.

Il cadavere è quello di Chen Djeng, cinese di 39 anni, immigrato regolare in Italia e sposato con una connazionale che lavora nella sua stessa ditta. L’uomo è stato ritrovato sul marciapiede, sgozzato, i polsi legati con degli stracci e sangue su tutto il corpo.

Secondo quanto scrive la Nazione si tratterebbe di un litigio tra colleghi avvenuto all’interno di uno dei tanti capannoni fatiscenti in cui lavorano decine di cinesi.

“Uno dei due ha perso la testa, ricostruisce la Nazione e, probabilmente con un coltello, ha colpito alla gola il rivale recidendogli la giugulare. Il particolare più agghiacciante è che gli altri lavoratori non hanno mosso un dito, sono rimasti a guardare impassibili, inchiodati alle loro macchine da cucire. Quando l’uomo è stramazzato a terra, hanno aiutato l’omicida a disfarsi del cadavere, gettandolo sul marciapiede di fronte all’ex lanificio Armando Gori dove ci sono sei ditte gestite da orientali”.

Il cadavere sarebbe stato buttato in strada per evitare che il capannone, se il corpo fosse stato trovato lì, venisse sequestrato. Per cercare l’omicida è stato fatto arrivare l’elicottero dal comando di Pisa. Ma alla fine il colpevole si è costituito.