Rapine, furti, botte e droga: queste le specialità dei baby criminali in Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Settembre 2023 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA
baby criminali

Foto archivio Ansa

Rapine, furti ma anche violazioni delle disposizione in materia di stupefacenti e lesioni personali volontarie: questi i reati più diffusi tra i baby criminali. Sono i reati più diffusi di cui si macchiano i minorenni. Solo una minoranza di loro è detenuta, mentre la maggior parte proprio in considerazione dell’età accede a percorsi sanzionatori alternativi. A delinquere sono in gran parte maschi, mentre le ragazze che finiscono nei circuiti penali minorili sono soprattutto di nazionalità straniera e provengono dai paesi dell’area dell’ex Jugoslavia e della Romania.

I baby criminali

Secondo gli ultimi dati del ministero della Giustizia, aggiornati al 31 agosto del 2023, sono 436 i ragazzi detenuti nei 17 Istituti penali per minorenni a fronte degli oltre 19mila in carico dai servizi sociali. In tutto quelli finiti nei circuiti penali minorili sono 1.346 con poco più di 900 nelle comunità del ministero della giustizia e del privato sociale e 8 nei centri di prima accoglienza.

Nelle carceri minorili si finisce soprattutto per i reati contro il patrimonio: 888 nel 2023 e in testa sono le rapine (484) e il furto (254). Seguono i reati in materia di stupefacenti (162). Tra i reati contro la persona (342) i più diffusi sono le lesioni personali volontarie (158), seguiti da stalking (45) e percosse (43). Meno i tentati omicidi ( 38) e le violenze sessuali (11). Mentre per quanto riguarda i reati contro l’ordine pubblico in testa c’è la violenza, la resistenza e l’oltraggio (68), 31 invece gli ingressi dovuti all’uso di armi.

Qualche numero

Uno scenario che non cambia se si guarda ai reati dei minorenni e dei giovani adulti in carico ai servizi sociali, al di la dei numeri inevitabilmente più alti: sui 56mila illeciti complessivi, sono 22.637 i reati contro il patrimonio, 4.935 quelli che riguardano la droga, 7.468 le lesioni volontarie, 2387 le minacce, 1.034 le violenze sessuali, 1.011 le risse, 498 i casi di sfruttamento di pornografia minorile, 223 quelli di detenzione di materiale pornografico che riguarda minori e 101 quelli di diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti.

Se si esamina l’età, la maggior parte dei detenuti degli Ipm attualmente ha tra i 16 e i 17 anni (211), 128 hanno tra i 18 e i 20 anni, 55 tra i 21 e i 24, 42 tra i 14 e i 15 anni. Prevalgono nettamente i maschi che sono 421 a fronte di 15 femmine e gli stranieri (224 di cui solo 4 ragazze). Gli ingressi quest’anno sono stati 726 e 270 dei ragazzi finiti negli Ipm veniva dall’Africa.