Riaperture a maggio, le ipotesi: zona gialla ovunque, bar e ristoranti aperti la sera, coprifuoco a mezzanotte

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 13 Aprile 2021 - 08:11 OLTRE 6 MESI FA
Riaperture a maggio, le ipotesi: zona gialla ovunque, bar e ristoranti aperti la sera, coprifuoco a mezzanotte

Riaperture a maggio, le ipotesi: zona gialla ovunque, bar e ristoranti aperti la sera, coprifuoco a mezzanotte (Foto d’archivio Ansa)

Riaperture a maggio, è questa l’intenzione del governo. Covid permettendo. Ci sono in campo alcune ipotesi, ma molto dipende dall’andamento dei contagi e da quello della campagna vaccinale. Qualcuno vorrebbe addirittura anticipare le riaperture a fine aprile.

Le riaperture riguardano soprattutto attività come ristoranti, bar, cinema, teatri e musei. Attività ormai chiuse da tanto tempo. O soggette a fortissime limitazioni (come l’obbligo di asporto e la chiusura anticipata). Ma novità ci potrebbero essere anche per quanto riguarda il coprifuoco e gli spostamenti tra le regioni.

Riaperture a maggio: bar e ristoranti aperti di sera?

Tra le ipotesi al vaglio, quella di bar e ristoranti aperti. Anche di sera. Allo stato attuale i bar sono aperti fino alle 18, dopodiché funziona solo l’asporto. In zona rossa vale solo l’asporto. Anche i ristoranti sono aperti solo per consegne a domicilio e asporto. L’idea è quella di tornare anche a servire la cena. Unica conditio sine qua non: la prenotazione obbligatoria. In questo modo il tracciamento sarebbe più facile.

Riaperture a maggio: cinema, teatri, musei

Anche per cinema, teatri e musei si valutano regole stringenti. Per i cinema ci potrebbe essere l’obbligo di mascherina Ffp2. Inoltre sono al vaglio anche altre possibilita: per esempio l’esibizione di un certificato vaccinale. O quella di un tampone effettuato entro le 48 ore precedenti.

Maggio: coprifuoco e spostamenti tra regioni

Con la possibile istituzione di una “super zona gialla” in tutta Italia, potrebbero cambiare le regole per coprifuoco e spostamenti tra regioni. Il coprifuoco potrebbe slittare alle 24 (come ha già proposto il governatore della Campania, De Luca). Rispetto al limite attuale delle 22, questo consentirebbe per esempio di poter andare a cena fuori senza dover mangiare di corsa.

Il governo potrebbe inoltre decidere di riaprire agli spostamenti tra regioni. Una condizione necessaria per non limitare il turismo estivo.

Riaperture a maggio: i protocolli di sicurezza

A palazzo Chigi la data per riaprire ancora non c’è. Ma le prossime settimane saranno quelle in cui si parlerà di riaperture e non di chiusure. Ed “essenziali” per ogni decisione saranno i dati e l’andamento della campagna vaccinale. Quel che è certo è che quando si deciderà di riaprire ci saranno interventi selettivi e graduali. Per questo si è cominciato a lavorare sui protocolli di sicurezza dei vari settori, a partire dal mondo della cultura e della ristorazione.

Il Comitato tecnico scientifico ha iniziato dalle richieste di musei, cinema, teatri e spettacoli dal vivo, che chiedono di poter tornare a lavorare e puntano ad un ampliamento della capienza finora consentita da 200 persone a 400 al chiuso e da 400 a mille all’aperto.

L’altro settore è quello della ristorazione: nelle prossime ore la Fipe vedrà il ministro Giancarlo Giorgetti per sottoporgli il protocollo già presentato a gennaio che prevedeva ristoranti aperti anche la sera nelle zone gialle e a pranzo in quelle arancioni, con prenotazione obbligatoria. Linea che difficilmente passerà il vaglio del Cts anche se l’obiettivo di tutti è di far ripartire almeno i locali che hanno spazi all’aperto e che si trovano in zona gialla, per poi proseguire con il resto. Più avanti si discuterà invece della riapertura delle palestre, solo per le lezioni individuali.