Roma, abusi su nipotina di 10 anni: nonno condannato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2016 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA
Roma, abusi su nipotina di 10 anni: nonno condannato

Roma, abusi su nipotina di 10 anni: nonno condannato

ROMA – “Giochiamo agli indiani?”, le diceva. Piantava una tenda in mezzo a un parco pubblico, a un passo dalla Collatina, e poi adescava così la nipotina. Lui, con l’aria da capotribù, si fingeva Toro Seduto, e spingeva pian piano la piccola a calarsi nei panni della sua amata.

È agghiacciante la storia raccontata dal Messaggero che descrive come un pensionato romano di 70 anni ha riservato per mesi alla nipotina di 10 anni attenzioni malate e che mettono i brividi. Nella tenda l’anziano avrebbe organizzato giochi perversi, costringendo la piccola ad assecondarlo. Per fortuna, però, questa storiaccia è finita con l’orco cattivo catturato: l’altra mattina l’uomo è stato condannato a otto anni di carcere per violenza sessuale aggravata.

Il pubblico ministero Cristina Macchiusi ne aveva chiesto uno in più, nove anni. Le attenzioni morbose del nonno sulla bambina erano cominciate un paio di anni fa a casa, in un elegante appartamento al Collatino. Era il nonno a prendersi cura della piccola quando i genitori erano impegnati al lavoro, specie d’estate con le lezioni sospese. Ma sua moglie vigilava su tutto e così il pensionato ha pensato di coinvolgere la piccola fuori da casa, nei giardini pubblici, dove nessuno si sarebbe insospettito.

Nella sua mente malata il piano era perfetto: ha acquistato una piccola tenda e rispolverato il gioco degli indiani. Lì dentro nessuno avrebbe osato curiosare. Le passeggiate al parco però sono diventate un incubo per la bambina. Dei disegni strani, i pianti improvvisi, la ritrosia a restare a dormire dai nonni, hanno fatto insospettire i genitori della vittima, che scoperta la verità hanno deciso di denunciare i loro sospetti in procura. La stessa famiglia della piccola, scoperti gli inganni del nonno, lo hanno isolato e fatto sbarramento per proteggere la bambina.