Roma teme 100mila passaggi al giorno tra Termini e Fiumicino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2020 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA
Roma teme 100mila passaggi al giorno tra Termini e Fiumicino

Roma teme 100mila passaggi al giorno tra Termini e Fiumicino (Foto Ansa)

ROMA – Roma teme 100mila passaggi al giorno tra Termini e Fiumicino. Nell’aeroporto e nella stazione principale della Capitale tornano voli e treni provenienti da tutte le regioni italiane.

Sicuramente ci saranno affollamenti perché 100mila persone al giorno, se prima erano la normalità per una città come Roma, ora dopo mesi di lockdown sembrano un’enormità.

E allora ecco misure di sicurezza serrate, sia per chi arriva che per chi parte.

All’aeroporto di Fiumicino obbligo di mascherine nei terminal e distanza interpersonale di almeno un metro ai controlli, al check in ed ai gate d’imbarco. L’installazione di 250 totem con le raccomandazioni anti-Covid ai passeggeri.

E ancora: oltre 200 distributori di igienizzante (da febbraio scorso distribuiti oltre 3.500 litri di igienizzante per passeggeri e operatori) per le mani sparsi dentro e fuori l’aeroporto.

Disinfezioni giornaliere dei banchi check-in, delle vaschette portaoggetti della sicurezza (fino a 4 volte al giorno, con punte di 6), dei carrelli portabagagli e di tutte le “superfici dure” dei terminal.

Sanificazione degli aerei, con igienizzazione dei sedili e di tutte le superfici all’interno dell’aeromobile, ricambio dell’aria ogni 3 minuti. 

La stazione Roma Termini sorvegliata speciale.

Termoscanner anche  alla stazione Termini, dove da oggi 58 treni collegheranno Roma a Milano. Negli scali ferroviari, portuali e aeroportuali saranno dunque potenziati i servizi di assistenza, e i casi sospetti positivi saranno indirizzati ai drive in per i test.

“Non bisogna abbassare la guardia, il compito ora, anche per le istituzione nazionali, è tutelare Roma”, ha avvertito il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Sullo stesso punto nei giorni scorsi aveva insistito l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato: “L’obiettivo prioritario rimane difendere la Capitale e il Lazio. Termini, Fiumicino e Ciampino preoccupano. È auspicabile il tracciamento a livello nazionale”.

Lazio: chi ha 37 e mezzo di febbre non entra

Non potranno entrare nel Lazio, e non si potranno spostare sul territorio regionale, coloro che presentano sintomi “da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5° che ai sensi del dpcm del 26 aprile 2020, devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante”.

Controlli serrati su treni, aerei e navi, con misurazione della temperatura.

Lo prevede una ordinanza firmata dal governatore Nicola Zingaretti. Stop anche ai “soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario”. (Fonte Ansa).