Scontri a Roma, domiciliari al “ragazzo con la pala”

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

Il ragazzo condannato ai domiciliari

”Permanenza in casa”: così ha disposto il Gip del tribunale dei minori di Roma Domenico De Biase, nei confronti del minorenne, figlio sedicenne di un leader di Autonomia operaia, arrestato nel corso degli scontri avvenuti nel centro storico della Capitale il 14 dicembre scorso. S.M. è passato alla cronaca come ”il ragazzo con la pala”.

Il ragazzo aveva catturato l’attenzione perché negli scontri era quello che, come mostrano foto e video, era armato di pala, manganello e manette e partecipava agli scontri ma sempre molto vicino alle forze dell’ordine. Che fosse un infiltrato? Si sono chiesti in molti, compresi che Pd che infatti hanno presentato un’interrogazione parlamentare alla quale ha risposto il ministro dell’Interno Maroni: ipotesi offensive e senza fondamento, secondo il ministro.

Il pm Tullia Monteleone aveva chiesto la permanenza in carcere per il minorenne. Il sedicenne è accusato di rapina (per il furto delle manette a un agente della Guardia di Finanza): secondo il gip, che ha convalidato il fermo, per il ragazzo, difeso dall’avvocato Caterina Calia, benché ”sussistono gravi indizi di colpevolezza” la misura della permanenza in casa ”è al momento adeguata e sufficiente”.

Per gli scontri del 14 dicembre sono state arrestate altre 23 persone oltre al giovane: tutte sono state liberate ieri, tranne un uomo che dovrà rimanere ai domiciliari.