Scuola, a luglio il primo dei 4 concorsi per docenti. Critici Pd e LeU e opposizione

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2020 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA
ministra azzolina

Scuola, a luglio il primo dei 4 concorsi per docenti. Critici Pd e LeU e opposizione (foto Ansa)

ROMA – Dalla scuola primaria ai licei, sono stati indetti i quattro concorsi per nuovi insegnanti.

I bandi sono divisi in quattro fasi e sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale dalla giornata di ieri, martedì 28 aprile.

Critici però sia LeU e il Pd in maggioranza ed anche Lega e Fratelli d’Italia. Tutti chiedevano assunzioni per i precari in base all’anzianità di servizio evitando così di far svolgere un concorso in piena pandemia

I bandi interessano un potenziale di candidati che oscilla tra 180 e 240 mila persone.

I quattro percorsi diversi sono previsti tra luglio e ottobre. Il risultato porterà in cattedra 61.863 docenti, chiamati a ridurre l’eccesso di supplenti della scuola italiana che ormai sfiora il rapporto di un precario ogni quattro docenti di ruolo.

Nello stesso tempo verranno sostituiti i 30mila maestri e professori che nel corso dell’Anno scolastico 2019-2020 andranno in pensione.

Alla fine, a svolgere il concorso dovrebbero essere circa 77mila candidati.

Si tratta di un test a crocette che deve essere fatto con il distanziamento necessario per via dell’emergenza Covid-19: per questa ragione, il ministero dell’Istruzione ha previsto di utlizzare ottomila istituti sul territorio con circa 33mila postazioni disponibili.

Nei singoli plessi da cui sono esclusi quelli interessati da manutenzione straordinaria o ordinaria, potranno entrare solo dieci candidati alla volta. Le prove si svolgeranno in diversi giorni e verranno divise per classi di concorso.

Le aule utlizzate saranno sanificate prima dell’ingresso dei candidati.

La prova straordinaria abilitante è riservata a tutti gli insegnanti con un’anzianità di servizio di almeno tre anni, anche sul sostegno, di cui uno trascorso nella classe di concorso per la quale affronteranno la selezione, spiega Repubblica in un articolo a firma Corrado Zunino.

Scrive Zunino: “Per l’idoneità gli aspiranti docenti dovranno ottenere una votazione minima di 28 punti su 40 nella prova scritta al computer. I vincitori andranno subito in cattedra e saranno ammessi a sostenere un anno di prova che sarà rinforzato con una formazione universitaria mirata per 24 crediti formativi universitari”.

“L’anno si concluderà con un colloquio di verifica in cui bisognerà conseguire il punteggio minimo (i 7/10, appunto), altrimentri il ruolo non sarà confermato. I vincitori del concorso dovranno restare almeno cinque anni nella sede di prima assegnazione per assicurare la continuità didattica”.

“I docenti che risulteranno ‘idonei’, ma non collocati in posizione utile per la nomina in ruolo, potranno abilitarsi all’insegnamento nella classe di concorso per la quale hanno partecipato e sosterranno una prova orale (sempre con un punteggio minimo di 7/10) e un anno di formazione per l’acquisizione dei 24 crediti. Poi potranno partecipare a nuovi concorsi”.

I bandi per i docenti, come detto, sono in tutto quattro. Tra questi è previsto anche il percorso abilitante.

In tutto, per la scuola dell’infanzia e primaria sono previsti 12.863 posti. Le domande verranno inoltrate dal 15 giugno al 31 luglio 2020. Il concorso ordinario per la secondaria di I e II grado indica invece 25mila posti disponibili.

Anche qui la partecipazione va richiesta dal 15 giugno al 31 luglio.

L’idea del concorso sulla scuola non convince però del tutto la stessa maggioranza, con LeU e Pd contrari che vorrebbero un concorso per titoli, per crhi è precario da almeno tre anni. 

Critica anche Fratelli d’Italia: “La ministra Azzolina ormai non ha più freni. È fermamente decisa a stroncare la vita professionale dei precari della scuola. In forza di un decreto non ancora convertito in legge dal Parlamento e con una pandemia ancora in corso si ostina a procedere con un concorso farsa mortificando i precari che aspettano la stabilizzazione”.

“Cosa ne pensano Pd, Leu e Italia viva? Vogliono seguire la follia politica del M5S, pur avendo ascoltato nelle audizioni al Senato le forti critiche provenienti da tutto il mondo della scuola? Fratelli d’Italia è con coerenza vicino ai nostri precari e domani depositerà i suoi emendamenti per rivoluzionare il decreto scuola”.

A dirlo è il senatore Antonio Iannone e i deputati Carmela Bucalo, Paola Frassinetti e Federico Mollicone.

Critici infine, anche i sindacati della scuola: “Sarà impossibile svolgere le procedure del concorso straordinario prima dell’inizio del nuovo anno scolastico e nella fase in cui la riapertura chiederà stabilità delle cattedre il ministero scarica sulle scuole l’onere di nominare quasi 200 mila supplenti” (fonte: Repubblica, Ansa).