Sorbitolo killer a Barletta: eBay blocca le vendite in tutto il mondo

Pubblicato il 26 Marzo 2012 - 15:17 OLTRE 6 MESI FA

BARLETTA – Stop alle vendite di sorbitolo in tutto il mondo, parola di eBay. Il più grande sito di compravendite online ha deciso di fermare tutto, dopo la vicenda della donna morta a Barletta dopo un test clinico con il sorbitolo, acquistato proprio in rete.

“eBay – si legge in una nota ufficiale dell’azienda – è profondamente addolorata da quanto accaduto a Barletta sabato 24 marzo. Ci sentiamo vicini alla famiglia della vittima”.

E ancora: “Le indagini sono in corso e quindi non possiamo commentare sul caso. L’azienda sta cooperando con le autorità locali e internazionali ed è impegnata a fornire tutto il supporto necessario affinchè sia fatta chiarezza sulla vicenda.

Il sorbitolo è un sostituto dello zucchero molto diffuso e una sostanza che può essere legalmente venduta, sia attraverso canali di vendita tradizionali che online. Detto questo, come precauzione, eBay ha immediatamente cancellato tutte le vendite di sorbitolo, che resteranno interdette fino a ulteriori chiarimenti”.

In tutta Italia già da più di 24 ore è partita la caccia alla sostanza che ha ucciso la donna, che potrebbe essere arrivata in altri laboratori.  I carabinieri del Nas di Padova hanno sequestrato circa 1000 tonnellate di sorbitolo (Foodgrade) in due ditte a Rovigo e Mantova. Il ministero della Salute ha lanciato l’allerta: “Si invitano coloro che hanno effettuato eventualmente acquisti di sorbitolo su Ebay di non farne uso e di richiedere prontamente l’intervento dei Nas per analisi”. La vittima, Teresa Sunna, di 28 anni, e’ morta prima di arrivare nell’ospedale di Barletta dove invece i medici del pronto soccorso sono riusciti a salvare la vita alle altre due pazienti che sono ancora ricoverate sotto osservazione nel nosocomio ‘Dimiccoli’ di Barletta, ma sono fuori pericolo.

Secondo quanto accertato finora, il sorbitolo usato, che era stato acquistato on-line dall’Inghilterra, era del tipo destinato ad usi industriali e non alimentari. Per questa ragione tramite le autorità sanitarie, è stato diffuso in tutta Italia l’allerta per evitare che la stessa sostanza letale venga utilizzata impropriamente. I carabinieri del Nas gia’ ieri hanno acquisito campioni di sorbitolo nella sede della Cargill, azienda della provincia di Rovigo che commercializza la sostanza. Il sorbitolo – spiega il comandante del Nas di Bari, Antonio Citarella – è  un additivo alimentare, non e’ un farmaco, e quindi non ne e’ proibita la commercializzazione via internet ne’ ci sono vincoli particolari. Sulla commercializzazione on line dei farmaci, proibita in Italia, l’Aduc ha chiesto la liberalizzare come avviene in Inghilterra. La piu’ anziana delle due pazienti sopravvissute, che ha 62 anni, ha raccontato che la prima a bere il liquido contenente sorbitolo era stata proprio Teresa Sunna, poi era toccato a lei. Poco dopo, ha raccontato ancora, la 28enne aveva avvertito un malore e addirittura era svenuta, le avevano sollevato le gambe. Anche lei, la 62enne, aveva accusato nausea, poi non ricordava piu’ nulla, se non che la terza paziente, la trentaduenne di Altamura, disgustata dal sapore tipico di quel liquido, in parte lo aveva espulso subito dopo averlo ingerito, vomitando. Era stato in seguito a una colite che alla paziente era stato consigliato di effettuare ulteriori indagini mediche per chiarire se l’origine di quel disturbo fosse legata a una intolleranza alimentare.