Stefano Raimondi: morire a vent’anni, sgozzati in vacanza a Mykonos

Pubblicato il 30 Luglio 2011 - 10:24 OLTRE 6 MESI FA

Mykonos

MYKONOS – A vent’anni si muore, con la gola insanguinata da una bottiglia rotta durante una rissa. Stefano Raimondi è morto così, in vacanza a Mykonos.

Era andato nell’isola greca per divertirsi, ma alla fine ha perso la vita trascinato in una rissa. Prima le parole, poi i pugni, la violenza e la follia che lo ha ucciso. C’è chi punta il dito contro la movida, ma non è stato il divertimento ad ammazzarlo.

A sgozzarlo è stato il vetro di una bottiglia, una zuffa spinta al limite. Si trovava con un’altra quindicina di italiani nel night club Cavo Paradiso per ascoltare musica dal vivo. Ad un certo punto, e senza un motivo apparente, uno svizzero di origine greca – spalleggiato da due suoi amici svizzeri di origine curda – si è avvicinato al tavolo dove Stefano era seduto con i suoi compagni ed ha afferrato una bottiglia portandosela alla bocca per berne il contenuto.

Il gesto, hanno riferito alcuni testimoni alle agenzie di stampa, ha irritato il giovane che avrebbe colpito lo svizzero con un paio di pugni. Per tutta risposta questi avrebbe reagito colpendolo più volte mortalmente, prima alla testa, poi il colpo mortale.