Taglio tribunali, a Salerno un uomo tenta di darsi fuoco. Cancellieri: “Non si torna indietro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2013 - 17:37| Aggiornato il 14 Settembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Taglio dei tribunali, a Salerno un uomo tenta di darsi fuoco

Taglio dei tribunali, a Salerno un uomo tenta di darsi fuoco

ROMA – E’ entrata in vigore la riforma dei tribunali: chiudono i battenti sulla carta 30 tribunali e altrettante procure, 220 sezioni distaccate e di 667 uffici del giudice di pace. Nella realtà saranno poco meno, ma molti hanno inscenato proteste in tutta Italia.

Approvata ad agosto dello scorso anno dal governo Monti, con l’obiettivo di razionalizzare una distribuzione degli uffici giudiziari che risale all’Unità d’Italia e ottenere risparmi di spesa tra i 50 e gli 80 milioni di euro l’anno, la riforma parte però tra le polemiche e le proteste: degli avvocati, degli amministratori locali, dei cittadini che vivono nelle località i cui tribunali vengono cancellati o accorpati, ma anche di tanti deputati e senatori che hanno i loro collegi elettorali in quei territori.

Una delegazione di parlamentari ha incontrato il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri con la richiesta di mantenere in vita soprattutto gli otto tribunali che hanno già ottenuto due anni di permanenza. Cancellieri si è detta pronta “da subito, a partire da lunedì” a verificare eventuali situazioni critiche su cui possa essere necessario intervenire da qui a sei mesi; ma è tornata ad escludere, come già aveva fatto, alcuna retromarcia. Chi si sente penalizzato dalla riforma non è però intenzionato a cedere.

SALA CONSILINA (SALERNO) – A Sala Consilina, in provincia di Salerno, venerdì 13 settembre  un uomo si è cosparso di benzina e ha tentato di darsi fuoco mentre protestava davanti al Palazzo di giustizia del paese.

Sempre a Sala Consilina, la mattina di sabato 14 settembre, un centinaio di manifestanti ha bloccato l’ingresso del Tribunale. Davanti ai cancelli si sono presentati il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, con l’intero consiglio comunale. “Sono pronto a consegnare le chiavi del nostro Tribunale – ha detto Ferrari – solo al presidente del Tribunale di Lagonegro e a nessun altro, così come previsto dalle vigenti normative”.

ABRUZZO – In Abruzzo, sono stati provvisoriamente risparmiati, per il terremoto, tutti i cinque tribunali che erano destinati a essere “rottamati”. E per due anni resteranno in attività altri 8 palazzi di giustizia di altrettanti Comuni (Alba, Pinerolo, Vigevano, Chiavari,Sanremo, Bassano Del Grappa, Lucera e Rossano), che hanno una popolazione superiore ai 180mila abitanti e che devono fare i conti quasi con 7mila cause civili sopravvenute all’anno: scopo dichiarato del rinvio, consentire lo smaltimento dell’arretrato.

 

MONTEPULCIANO (SIENA) – Qui muore la giustizia ed anche il popolo” e con il taglio del tribunale di Montepulciano ”lo Stato spenderà 700 mila euro all’anno. Questa non è una riforma positiva”. Così un gruppo di avvocati del tribunale di Montepulciano, incluso nella riforma dei circondari giudiziari che entrerà in vigore, ha protestato davanti a Parco Fucoli, dove si sta svolgendo la festa nazionale dell’Udc e dove in mattinata è atteso il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.

”Lo Stato dice di voler risparmiare ma opera peggiorando il servizio e creando nuovi costi: il palazzo di giustizia di Montepulciano era in uso gratuito, ma quello di Siena non è sufficientemente capiente, dunque verrà affittato da un privato un altro immobile con una spesa di 700 mila euro l’anno”, ha spiegato Daniele Chiezzi, uno degli avvocati che hanno inscenato la protesta e che potrebbero incontrare il ministro in mattinata. Secondo i manifestanti, inoltre, con l’accostamento a Siena ”le aule disponibili si ridurranno da sette a tre e si perderanno in zona centinaia di costi di lavoro con un effetto a catena”. In più, denunciano gli avvocati, è stato lo stesso presidente del tribunale di Siena, Stefano Benini, a denunciare come il palazzo di giustizia toscano ”non sia a norma con l’antincendio” e ciò, rimarcano, potrebbe mettere a rischio la corposa documentazione ospitata nel tribunale di Montepulciano.

TOLMEZZO (UDINE) – Il Tribunale di Tolmezzo è ufficialmente chiuso. A partire da un minuto dopo la mezzanotte, il nuovo circondario del Tribunale di Udine corrisponde all’intero territorio provinciale. Da questa mattina i magistrati, fino a ieri in servizio nel capoluogo carnico, hanno preso possesso dei loro uffici a Udine. In Procura è cominciato il primo turno unico, con notizie di reato in arrivo anche dall’Alto Friuli. Intanto, gli avvocati del Triveneto sono riuniti in assemblea all’Abbazia di Rosazzo (Udine). Tra i punti all’ordine del giorno della discussione anche l’accorpamento dei tribunali e il paradosso del doppio ordine degli avvocati, di Udine e Tolmezzo, che insiste sul circondario del capoluogo friulano.

Nel giorno in cui entra in vigore la riforma della geografia giudiziaria che ha tagliato mille “tribunalini” suscitando proteste ‘campanilistiche, la Cancellieri scrive : “Sono certa che tutte le componenti del mondo giudiziario daranno il loro contributo, senza nostalgie per il passato dimostrando a tutti che la pubblica amministrazione italiana è in grado di sostenere la sfida del rinnovamento e dell’innovazione che gli standard delle migliori democrazie occidentali ci impongono”.