Tariffe scontate sui cellulari per chi arriva da un altro operatore verso lo stop: cos’è l’operator attack

La novità è contenuta in due emendamenti votati della maggioranza in commissione al Senato al Disegno di legge Concorrenza, emendamenti che mettono al bando questa pratica, chiamata "operator attack". 

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2023 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA
tariffe scontate cellulari

foto ANSA

Addio alle tariffe super scontate sui cellulari? Tali agevolazioni, rivolte in esclusiva a utenti che vengono da certi operatori, non saranno più tollerate. La novità è contenuta in due emendamenti votati della maggioranza in commissione al Senato al Disegno di legge Concorrenza, emendamenti che mettono al bando questa pratica, chiamata “operator attack“. 

Addio alle tariffe scontate per chi arriva da un altro operatore?

Gli emendamenti accolgono una segnalazione dell’Antitrust, secondo cui “tali condotte possono avere un effetto estremamente negativo sullo sviluppo della concorrenza nella telefonia mobile, contribuendo a bloccare lo sviluppo degli operatori nuovi entranti e al limite a provocare l’uscita dal mercato di alcuni di essi, facendo venire meno quello stimolo concorrenziale nei confronti degli operatori tradizionali che ha fin qui apportato numerosi benefici ai consumatori finali”. Per l’Antitrust c’è anche un problema di tutela dei consumatori; queste offerte sono poco trasparenti, motivo per cui sono state sanzionate dallo stesso Antitrust e dal Tribunale di Milano.

Operator attack, cos’è

Le “operator attack” sono offerte molto usate, da anni, dai principali gestori di telefonia mobile con prezzi molto più bassi della media del mercato, da 5 a 8 euro al mese, spesso con giga illimitati, ma nascoste. Non si trovano sui loro siti, ma solo in certi negozi; in alcuni casi sono su pagine web non collegate all’home page dell’operatore. E, soprattutto, non sono attivabili da tutti gli utenti ma solo da chi ha certi operatori e richiede la portabilità del numero.

Le motivazioni

Il Governo, attraverso il DDL Concorrenza, vuole porre fine a questo fenomeno. Tuttavia, è importante sottolineare che il provvedimento deve essere approvato dalla Camera e dal Senato, quindi le dinamiche potrebbero subire variazioni.

L’intervento si basa su due motivi. In primo luogo, si mira a garantire prezzi uniformi per tutti i clienti, indipendentemente dall’operatore di provenienza. In secondo luogo, si cerca di tutelare i piccoli operatori, che spesso diventano le vittime preferite di offerte sempre più aggressive, il che può causare la loro scomparsa.