Tiziano Renzi e il mistero del tendone rimosso: “Non paragonatemi a Di Maio senior”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2018 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Tiziano Renzi e il mistero del tendone rimosso: "Non paragonatemi a Di Maio senior"

Tiziano Renzi e il mistero del tendone rimosso: “Non paragonatemi a Di Maio senior”

ROMA – Tiziano Renzi e il mistero del tendone rimosso: “Al massimo un’autorizzazione scaduta, ma non paragonatemi a Di Maio senior”, dice. Il caso era stato sollevato dalla Verità la settimana scorsa: un capannone tirato su a Rignano sull’Arno (Firenze) un anno e mezzo fa, con un permesso valido 90 giorni, ma ancora in piedi. “Non c’è reato, rischio al massimo una multa”, si è difeso il papà dell’ex premier. 

Il tendone sarebbe poi stato rimosso solo nei giorni scorsi, dopo la denuncia del quotidiano “La Verità” e in vista di un servizio de “Le Iene andato in onda nella puntata di martedì 11 dicembre. Tiziano Renzi all’inviato della trasmissione di Italia 1 che è andato ad intervistarlo a Rignano sull’Arno ha risposto sorridendo ma utilizzando anche duramente: “Non potete accostarmi al padre di Di Maio, è diffamatorio. Ma non la querelo, già fa un lavoro di cacca”.

È stata “La Verità” a sollevare il caso una settimana fa. Mostrando la foto aerea del capannone, che Tiziano ha tirato su a primavera dell’anno scorso nella sede della sua azienda, la Eventi 6 di Rignano sull’Arno. Come riporta Repubblica, a richiedere le autorizzazioni per quella struttura il 28 marzo 2017 era stata la moglie di Tiziano, Laura Bovoli, presentando in Comune un modulo di “comunicazione di inizio lavori” nell’ambito della cosiddetta “attività edilizia libera”. Una procedura che secondo la norma riguarda “le opere dirette a soddisfare esigenze temporanee e a essere immediatamente rimosse al cessare delle necessità e comunque entro un termine non superiore ai 90 giorni“.

I tre mesi erano scaduti durante l’estate del 2017, ma tutto sarebbe rimasto com’era fino al weekend dell’Immacolata. Tiziano Renzi in un post di Facebook aveva voluto spiegare la sua versione dei fatti: “Ho risposto per un’ora al giornalista delle Iene che più volte ha tentato di accostarmi al babbo di Di Maio. Sono stato accusato di costruzioni abusive. Falso. Diciassette anni fa abbiamo ricevuto l’ordine di smontaggio di un tendone e siamo andati in causa con il Comune per quello. Ovviamente non abbiamo ricevuto nessuna condanna. Ho invitato le Iene a venire a vedere il tendone, in qualsiasi momento. Un tendone, svitabile come quelli delle Feste popolari in piazza”.