Cassazione: Travaglio diffamò l’ex giudice Verde, risarcimento di 5 mila euro

Pubblicato il 22 Ottobre 2009 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA

Marco Travaglio e la Garzanti libri spa dovranno risarcire di 5 mila euro l’ex giudice Filippo Verde per i danni subiti in relazione al contenuto diffamatorio di un brano del libro “Il manuale del perfetto inquisito”, scritto dal giornalista, nel quale si affermava che Verde era stato “più volte inquisito e condannato”, mentre l’ex giudice non ha mai riportato alcuna condanna definitiva e, in un caso, è stata dichiarata la prescrizione di un reato a lui addebitato.

La Cassazione ha infatti confermato la sentenza della Corte d’appello di Torino che aveva disposto il risarcimento in favore di Verde, seppure con una somma molto esigua – 5mila euro, appunto, e il rimborso delle spese – rispetto a quella da lui richiesta (500 milioni delle vecchie lire).

La verità di una notizia “mutuata da un provvedimento giudiziario – spiegano i giudici – sussiste ogniqualvolta essa sia fedele al contenuto del provvedimento stesso, senza alterazioni o travisamenti di sorta, dovendo il limite della verità essere restrittivamente inteso. Per questo, l’esimente, anche putativa del diritto di cronaca giudiziaria va esclusa – si legge ancora nella sentenza – allorchè manchi la necessaria correlazione tra il fatto narrato e quello accaduto, il quale implica l’assolvimento dell’obbligo di verifica della notizia e, quindi, l’assoluto rispetto del limite interno della verità oggettiva di quanto esposto, nonchè il rigoroso obbligo di rappresentare gli avvenimenti quali sono, senza alterazioni o travisamenti di sorta, risultando inaccettabili i valori sostitutivi, quale quello della verosimiglianza, in quanto il sacrificio della presunzione di innocenza richiede che non si esorbiti da ciò che è strettamente necessario ai fini informativi”.