Vaccino obbligatorio. Il viceministro Sileri: “Sì, se lo fa meno del 30% della popolazione”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Dicembre 2020 - 17:13 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino Covid 19, chi ci chiama?

Vaccino Covid 19: chi ci chiama, dove saremo convocati? (Ansa)

Vaccino obbligatorio, cioè obbligatorietà del vaccino anti-Covid: il viceministro della Salute Sileri, il vice di Speranza, è il primo del governo a rompere il tabù.

Il ragionamento: con meno del 30% di popolazione vaccinata, cioè se la campagna di vaccinazione di massa fallisce, bisognerà per forza ricorrere “a qualche forma di obbligatorietà”.

Quanto ai già contagiati anche loro dovranno farlo. “Sicuramente chi ha avuto il virus ha una forma di immunità. Quanto sia forte o duratura ancora non si sa”. E “per questo il vaccino andrà fatto anche a chi ha avuto il Covid”.

Vaccino obbligatorio se meno del 30% della popolazione lo fa

Queste le parole del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ad Agorà su Rai Tre. “Io mi vaccinerò quando sarà il mio turno, ma immagino che, avendolo già avuto il Covid, spero sarò tra gli ultimi”.

Rispetto alla sicurezza del vaccino, il parlamentare del M5s ha aggiunto: “Invito i miei colleghi, e gli altri tecnici, a spiegare come avverrà anche la farmacovigilanza. Che già esiste, non è un qualcosa di nuovo.

Però spiegare che la vigilanza dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) e l’Agenzia Europea dei medicinali (Ema) è tale che darà garanzie serie. Come accade per tutti i farmaci che oggi sono a disposizione”.

Quanto al dibattito sulla possibile obbligatorietà della vaccinazione contro il Sars-Cov-2 precisa: “La popolazione credo richiederà vaccino ma se passa un anno e mezzo e scopriamo che meno del 30% lo ha fatto, una qualche obbligatorietà va prevista”.

“Se oggi c’è qualche no-vax secondo il quale il vaccino non serve dopo 60/70 mila morti, e a mio avviso saranno ancora di più fino a quando si arriverà a una protezione di gregge – riflette il viceministro e medico – mi dispiace per lui”. (fonte Ansa)